Audi regina del Plug-in: ecco perché piace e conviene, soprattutto alle aziende
Tecnologia superiore e benefici fiscali: il marchio dei quattro anelli rinforza l'offerta di modelli su questo tipo di motorizzazione

In un momento complicato per l’auto come quello attuale, molti marchi hanno puntato tanto sull'elettrico ottenendo risultati poco brillanti. Audi è stata ed è all’avanguardia sul fronte delle auto 100% a batteria, realizzando modelli all’altezza della sua storia, con un design di grande personalità e un bagaglio di tecnologia importante, soprattutto nella dinamica di guida e nella connettività. Ma, giocoforza, ora è diventata meno integralista. «Il futuro sarà certamente elettrico - spiega Timm Barlet, direttore per l'Italia del brand dei quattro anelli -. Ma quando? E che cosa offrire nel frattempo? La risposta di Audi è disporre di piattaforme differenti, la Ppc per i modelli con motore termico e la Ppe per quelli elettrici, così da essere il più possibile flessibili e lasciare la decisione al cliente».
Ciascuna piattaforma consente di adottare soluzioni propulsive differenti per una completezza invidiabile. Al servizio di mercati diversi: per esempio, l'Italia ha introdotto un nuovo schema di fringe benefit per le auto aziendali, che ha portato a una crescita significativa della domanda di ibride Plug-in, mentre altri Paesi come Francia, Belgio e Olanda hanno adottato soluzioni più radicali, di cui hanno beneficiato solo le elettriche. Da qui l’offensiva della Casa tedesca nel nostro Paese sul fronte delle Plug-in ibride: oggi la gamma è forte di 13 modelli, dalla berlina compatta A3 al Suv coupé Q8 e all’ammiraglia A8, passando per i C-Suv della famiglia Q3 e per lo sport utility Q7, senza dimenticare le nuove A5 e A6, così da coprire tutti i segmenti del mercato. Va sottolineato che il brand di Ingolstadt è pioniere della tecnologia ibrida ricaricabile, risposta ponte alla conversione del sistema di mobilità. Nel 2014, con A3 Sportback e-tron – basata sulla terza generazione della berlina – aveva introdotto la prima compatta PHEV premium al mondo, mentre l’anno successivo, con Q7 e-tron, ha presentato la prima Plug-in con il V6 Diesel e trazione quattro. La vocazione al primato viene sottolineata da una crescita prestazionale senza precedenti. Basti pensare a un parametro cruciale quale l’autonomia in sola modalità elettrica, passata dai 56 Km che offriva nel 2019 la Q7 e-tron, ai 143 km attuali della A3 Sportback TFSI e: un tasso evolutivo prossimo al 150%.
Il trend dell’offerta Audi PHEV è stato ulteriormente rafforzato dall’arrivo nella rete di tre modelli cardine: Q3 e-hybrid, declinazione della best seller Audi in Italia, Q5 e-hybrid, variante della vettura della Casa più venduta nel mondo e A6 e-hybrid, in configurazione sia berlina sia Avant, In comune, la soluzione tecnica che le trasforma in grandi viaggiatrici. Prendiamo ad esempio il modello più piccolo: l’ibrido è lo stesso della berlina A3 composto da un 1.5 turbo a benzina da 177 Cv, abbinato a un motore elettrico da 116 Cv - integrato nel cambio robotizzato a doppia frizione e sei rapporti - per la potenza complessiva di 272 Cv. La batteria da 25,7 kWh lordi si ricarica attraverso l’azione della frenata rigenerativa o dalla presa di corrente: servono due ore e mezza per fare un ‘pieno’ ricaricando in alternata a 11 kW, ma è anche possibile utilizzare le colonnine rapide in continua a 40 kW dove bastano 30 minuti per passare dallo 0 al 90% del serbatoio.
I vantaggi del sistema sono evidenti, come abbiamo constatato in un breve test tra Verona e la Valpolicella: la Q3 e-hybrid si avvia sempre in modalità EV e secondo Audi si possono percorrere 119 km senza far intervenire il motore termico. Grazie all’unità a corrente, che fornisce i cavalli con grande prontezza, la marcia è fluida e vivace sia in città, sia fuori. Una volta selezionata la modalità ibrida, la vettura avvia il 1.5 turbo benzina solo quando si preme con decisione l’acceleratore o la batteria si scarica del tutto. Insomma, è un gran bel viaggiare.
Non a caso, fortemente orientate all’offerta Plug-in complice la nuova fiscalità, le aziende sono arrivate nel 2025 a rappresentare il 61% dell’immatricolato Audi. Una capacità di penetrazione superiore di ben quindici punti percentuali alla media nazionale e che si rafforza grazie al programma Audi for Business basato su cardini espressamente rivolti al mondo flotte.
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