Audi regina del Plug-in: ecco perché piace e conviene, soprattutto alle aziende

Tecnologia superiore e benefici fiscali: il marchio dei quattro anelli rinforza l'offerta di modelli su questo tipo di motorizzazione
November 12, 2025
Audi regina del Plug-in: ecco perché piace e conviene, soprattutto alle aziende
La nuova Q3 e-hybrid
In un momento complicato per l’auto come quello attuale, molti marchi hanno puntato tanto sull'elettrico ottenendo risultati poco brillanti. Audi è stata ed è all’avanguardia sul fronte delle auto 100% a batteria, realizzando modelli all’altezza della sua storia, con un design di grande personalità e un bagaglio di tecnologia importante, soprattutto nella dinamica di guida e nella connettività. Ma, giocoforza, ora è diventata meno integralista. «Il futuro sarà certamente elettrico - spiega Timm Barlet, direttore per l'Italia del brand dei quattro anelli -. Ma quando? E che cosa offrire nel frattempo? La risposta di Audi è disporre di piattaforme differenti, la Ppc per i modelli con motore termico e la Ppe per quelli elettrici, così da essere il più possibile flessibili e lasciare la decisione al cliente».
Ciascuna piattaforma consente di adottare soluzioni propulsive differenti per una completezza invidiabile. Al servizio di mercati diversi: per esempio, l'Italia ha introdotto un nuovo schema di fringe benefit per le auto aziendali, che ha portato a una crescita significativa della domanda di ibride Plug-in, mentre altri Paesi come Francia, Belgio e Olanda hanno adottato soluzioni più radicali, di cui hanno beneficiato solo le elettriche. Da qui l’offensiva della Casa tedesca nel nostro Paese sul fronte delle Plug-in ibride: oggi la gamma è forte di 13 modelli, dalla berlina compatta A3 al Suv coupé Q8 e all’ammiraglia A8, passando per i C-Suv della famiglia Q3 e per lo sport utility Q7, senza dimenticare le nuove A5 e A6, così da coprire tutti i segmenti del mercato. Va sottolineato che il brand di Ingolstadt è pioniere della tecnologia ibrida ricaricabile, risposta ponte alla conversione del sistema di mobilità. Nel 2014, con A3 Sportback e-tron – basata sulla terza generazione della berlina – aveva introdotto la prima compatta PHEV premium al mondo, mentre l’anno successivo, con Q7 e-tron, ha presentato la prima Plug-in con il V6 Diesel e trazione quattro. La vocazione al primato viene sottolineata da una crescita prestazionale senza precedenti. Basti pensare a un parametro cruciale quale l’autonomia in sola modalità elettrica, passata dai 56 Km che offriva nel 2019 la Q7 e-tron, ai 143 km attuali della A3 Sportback TFSI e: un tasso evolutivo prossimo al 150%.
Il trend dell’offerta Audi PHEV è stato ulteriormente rafforzato dall’arrivo nella rete di tre modelli cardine: Q3 e-hybrid, declinazione della best seller Audi in Italia, Q5 e-hybrid, variante della vettura della Casa più venduta nel mondo e A6 e-hybrid, in configurazione sia berlina sia Avant, In comune, la soluzione tecnica che le trasforma in grandi viaggiatrici. Prendiamo ad esempio il modello più piccolo: l’ibrido è lo stesso della berlina A3 composto da un 1.5 turbo a benzina da 177 Cv, abbinato a un motore elettrico da 116 Cv - integrato nel cambio robotizzato a doppia frizione e sei rapporti - per la potenza complessiva di 272 Cv. La batteria da 25,7 kWh lordi si ricarica attraverso l’azione della frenata rigenerativa o dalla presa di corrente: servono due ore e mezza per fare un ‘pieno’ ricaricando in alternata a 11 kW, ma è anche possibile utilizzare le colonnine rapide in continua a 40 kW dove bastano 30 minuti per passare dallo 0 al 90% del serbatoio.
I vantaggi del sistema sono evidenti, come abbiamo constatato in un breve test tra Verona e la Valpolicella: la Q3 e-hybrid si avvia sempre in modalità EV e secondo Audi si possono percorrere 119 km senza far intervenire il motore termico. Grazie all’unità a corrente, che fornisce i cavalli con grande prontezza, la marcia è fluida e vivace sia in città, sia fuori. Una volta selezionata la modalità ibrida, la vettura avvia il 1.5 turbo benzina solo quando si preme con decisione l’acceleratore o la batteria si scarica del tutto. Insomma, è un gran bel viaggiare.
Non a caso, fortemente orientate all’offerta Plug-in complice la nuova fiscalità, le aziende sono arrivate nel 2025 a rappresentare il 61% dell’immatricolato Audi. Una capacità di penetrazione superiore di ben quindici punti percentuali alla media nazionale e che si rafforza grazie al programma Audi for Business basato su cardini espressamente rivolti al mondo flotte.

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