Cos'è e come è nata l’Amazon del Cilento: «Così i giovani restano qui»
Il 28enne Giuseppe Damiani ha fondato una piattaforma aperta a tutte le aziende locali che vogliano vendere i loro prodotti: oggi sono 100mila quelli tra cui scegliere: «Un’occasione per restare sul territorio»

Giuseppe Damiani, 28 anni, ha realizzato il suo sogno: rimanere nella sua terra, Padula, in provincia di Salerno. Con una idea innovativa: realizzare un market on-line che dà lavoro a giovani dai 20 ai 27 anni puntando sulle aziende e sui prodotti del territorio: il Cilento. «Mi sono chiesto – ci spiega – come potevo evitare che il mio territorio si spopolasse. Come impedire a tanti di noi di andare in altre città dove, seppure ci sono tante opportunità migliori, sicuramente avremmo avuto nostalgia della nostra terra». Il sogno di Giuseppe nasce all’interno di una famiglia che da sempre è legata al mondo delle imprese e della produzione in questi settori. «Mio nonno – racconta – si occupava di infissi e mio padre era nel mondo della plastica. Ma io mi dovevo confrontare con una realtà che si sta evolvendo, dove non c’è più spazio per il commercio ed il lavoro sono sempre più in crisi». Ed ecco l’intuizione: «Coniugare le tradizioni locali con l’utilizzo di tecnologie all’avanguardia, senza trascurare l’intelligenza artificiale, e le realtà imprenditoriali del territorio». Nasce la piattaforma digitale (www.damianiglobalcommerce.com) aperta a tutte le aziende locali del settore, dove vendere è semplicissimo, con il vantaggio, per le imprese, di abbattere tutti i costi di creazione e gestione di un singolo sito Web.
«Non sono solo, mi aiuta la mia fidanzata Anna, titolare di un’agenzia di comunicazione nel salernitano e tanti collaboratori e collaboratrici che hanno dai 20 ai 27 anni». Tutti giovani che hanno scelto di restare a Padula. «Fino a qualche anno fa non c’era altra scelta se non andare al Nord per trovare una possibilità: abbiamo offerto un’occasione per restare». Oggi il “sogno” di Giuseppe è una realtà in crescita: un team preparato segue ogni fase del processo, dalla ricezione dell’ordine fino alla spedizione, con un’attenzione particolare alla qualità e al servizio clienti. Il catalogo della piattaforma è vasto: si va dai prodotti di ferramenta a quelli dell’edilizia, dalla termoidraulica, all’agricoltura, dall’automobile all’arredamento per la casa fino al tempo libero e alle forniture per i privati. Oltre 100mila prodotti tutti nati nel territorio di Vallo di Diano.
«Il nostro obiettivo è offrire a privati e professionisti soluzioni complete, capaci di soddisfare ogni esigenza: dalla piccola necessità quotidiana fino alle forniture più specifiche. Con un assortimento sempre più ampio e sempre più aggiornato, vogliamo garantire la certezza di trovare sempre il prodotto giusto – aggiunge – cercando di seguire le persone e di accompagnarle nei dubbi e nelle richieste». Tanti gli acquirenti, non solo italiani ma anche europei. «I giovani che mi affiancano – spiega Damiani – sono una forza lavoro under 30, pronta alle novità ma che, nello stesso tempo, ha sposato il nostro obiettivo: rafforzare il territorio, dando la possibilità anche agli artigiani locali di raggiungere il mercato internazionale». «Qualche tempo fa mi è stato proposto di spostare l’attività all’estero – confessa Giuseppe – ma ho scelto di restare qui, nonostante le tante difficoltà. Punto sulla mia terra, perché se cresciamo noi, cresce anche ciò che ci circonda». L’idea di Giuseppe è di essere d’aiuto anche a chi non ha; così si è rivolto al sacerdote che lo conosce da quando era piccolo: don Vincenzo Federico, parroco di “Sant’Alfonso” a Padula. «Voleva donare dei giocattoli per la comunità di accoglienza “La Strada” che ha sede a Teggiano ed è rivolta a minori e donne con figli minori, in stato di grave disagio socio-ambientale-familiare, di cui mi occupo – dice don Vincenzo – ma gli ho consigliato di donarci qualcosa di diverso». La struttura, gestita dalla cooperativa sociale “L’Opera di un Altro”, infatti, si appresta a cambiare sede e ad ingrandirsi. «Ho chiesto di donarci qualcosa che potesse arricchire i nostri ambienti e renderli più colorati: elementi decorativi che rallegrassero gli ospiti e rimangano per sempre il ricordo di chi ha donato».
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