L'Immacolata e quel “sì” che lasciò senza fiato anche Gabriele

Un racconto contemplativo dell’Annunciazione visto dagli occhi dell’Angelo: il dialogo che cambia la storia e la meraviglia che continua a interrogare anche noi
December 8, 2025
La statua dell'Immacolata in cima alla colonna in Piazza di Spagna, a Roma
La statua dell'Immacolata in cima alla colonna in Piazza di Spagna, a Roma
Quando si è affacciato e ha incrociato il volto di Maria, anche Gabriele è rimasto senza fiato. Nemmeno tra gli Angeli e tra gli Arcangeli, tra i cherubini e i serafini e neppure curiosando tra tutti gli spiriti celesti, aveva mai potuto riscontrare tanta bellezza e solarità, tanta purezza e candore. A Lei, in un breve ed intenso dialogo ha raccomandato di «non temere » dinanzi all'Altissimo Chiamante; ma forse quell'invito a non aver paura era rivolto a se stesso, tanto quella creatura era ad «immagine e somiglianza » del Suo creatore: tutta bella, solo bella neppure sfiorata da nessun ombra di peccato. Gabriele non aveva mai visto in terra e neppure in cielo, eccezion fatta per la Trinità Somma tutta «Amore». In Maria, «umile alta più che creatura, termine fisso d'eterno consiglio» (Dante) , meglio che in chiunque altro, in Paradiso e sulla terra, risplendeva cuore ebbro di purezza cristallina: ora Gabriele aveva avuto l'onore di incontrarla. Non si sbagliava, l'Angelo, a trepidar di gioia quando Dio gli aveva assegnato la missione.
Anche l'eterno Padre con Lei si era compiaciuto al punto da far memoria anticipata e creatrice dell'antico e sempre nuovo progetto di farci santi e immacolati nella carità, come il Suo unigenito. Il peccato ed i peccati non avevano fermato la mano dello Scultore Divino che fa nuove tutte le cose. In Maria Immacolata l'eterno Soffio di Dio voleva mostrare a tutti origine e destino, grembo e patria, bellezza verità e bontà, umiltà e grandezza dei figli del nuovo Adamo, frutti tutti della Sua misericordia, concentrati e custoditi in fattezze di cuore umano, Eva nuova e Madre di nuovi figli . Estasi di Dio, Maria! Lui, «l'Altissimo, l'Onnipotente e bon Signore», è innamorato di una piccola ragazza che gli offre il suo libero, intelligente e responsabile «si» perché la Sua volontà si compia, in cielo e sulla terra.  Ora che Gabriele ha terminato la sua missione, non vorrebbe andar via. Mai domanda era stata così gravida di serietà e fiducia, realismo e ragionevole perplessità «come avverrà , non conosco uomo»?. Mai risposta così generosa e grata, salto mortale di chi si fida, confida e si affida, fino ad accettare di essere «serva di un servo».
Non si sbaglia il popolo dei piccoli ad accorrere da ogni dove per proclamare «Beata », questa fanciulla! Non fallisce il fiuto degli artisti e dei poeti, dei musici e dei cantori, dei ciabattini e degli scultori, dei menestrelli e dei filosofi, dei Santi e dei disgraziati ad ammirare il Cuore reso Immacolato da una ferita d'amore prima ancora che il mondo ne appurasse la Crocifissa Fonte. E l'Angelo Gabriele, quasi con celeste magone e ancora senza fiato, partì da Lei. Potrebbe capitare anche a te, ammirando e imitando Immacolata Maria.

© RIPRODUZIONE RISERVATA

Temi