martedì 12 maggio 2020
L'associazione Aefi predispone un documento con le regole per gestire gli eventi in sicurezza. "Ora aspettiamo le istituzioni"
Un padiglione vuoto della Fiera di Milano, uno dei più importanti poli fieristici italiani

Un padiglione vuoto della Fiera di Milano, uno dei più importanti poli fieristici italiani - Fiera Milano

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Aefi, l’associazione dei quartieri fieristici italiani, ha preparato le linee guida per organizzare e gestire le fiere nei prossimi mesi e le ha inoltrate alle autorità, con l’obiettivo di potere programma al più presto le manifestazioni.

Il protocollo prevede provvedimenti igenico-sanitari e comportamentali: dal distanziamento sociale, all’informazione e al corretto utilizzo dei dispositivi di protezione, dalle procedure di controllo sanitario agli ingressi, alla corretta pulizia e sanificazione della sede in cui si svolge la manifestazione, prima durante e al termine di ogni evento, fino al piano di emergenza sanitaria Covid-19 che prevede anche la predisposizione di adeguati locali ed il presidio medico presente in fiera.

L’accesso ai visitatori ed espositori avverrà con procedure di ingresso, transito, uscita, modalità, percorsi e tempistiche predefinite, al fine di ridurre le occasioni di contatto e con specifiche norme per la valutazione delle condizioni di pericolo. Ogni Fiera e gestore del quartiere disporrà inoltre l’obbligatorietà della mascherina per operatori e visitatori, con fornitura all’ingresso per chi ne fosse sprovvisto. Per quanto riguarda l’organizzazione delle manifestazioni, incluse le fasi di allestimento e disallestimento, i quartieri fieristici dispongono di capienze e di spazi interni ed esterni sufficienti a garantire il distanziamento di almeno 1 metro fra gli operatori presenti. Al fine di contenere l’affollamento e garantire le distanze, i quartieri adotteranno specifiche e ulteriori iniziative quali ad esempio l’allungamento della durata delle manifestazioni ad elevato afflusso di pubblico, la gestione equilibrata delle presenze tramite prenotazione della visita con biglietteria online, l’ampliamento spazi, ove possibile, i posizionamenti ad hoc nelle sale convegni.

««Auspichiamo che quanto abbiamo messo a punto possa diventare quanto prima il protocollo ufficiale affinché le fiere possano ripartire al più presto per contenere i danni e poter rispettare il proprio impegno nei confronti dell’economia del Paese e dei diversi settori industriali» ha commentato Giovanni Laezza, presidente di Aefi, che associa 39 quartieri fieristici. «Abbiamo più volte alzato la voce per richiamare l’attenzione sull’importanza strategica delle fiere per la nostra economia. Abbiamo più volte sottolineato la necessità di sostegno per i danni subìti, le spese sostenute e i mancati ricavi per gli eventi annullati e posticipati a causa dell’emergenza da Covid-19. In attesa che il governo decida come sostenere il settore fieristico - se istituire un fondo o quali altre misure mettere in atto affinché le Fiere possano continuare a svolgere il proprio ruolo e recuperare competitività internazionale - con le nostre Commissioni Tecnica e Giuridica, abbiamo elaborato un articolato documento che tiene conto della specificità del settore e contiene tutte le linee guida per una ripartenza in totale sicurezza. Le fiere si sono attivate e sono pronte. Ora aspettiamo dalle istituzioni la data di riavvio della nostra attività».

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