lunedì 23 gennaio 2017
Il presidente della Bce in Italia per ricevere il premio Cavour: "La collaborazione internazionale è l'unico modo di governare i problemi". Il prezzo per un eventuale uscita dall'euro? 358 miliardi.
Mario Draghi riceve il premio Cavour

Mario Draghi riceve il premio Cavour

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Il salvatore dell’euro ora si schiera in difesa di un’Unioneeuropea messa in discussione e sotto attacco dall’avanzata dei populismi.Secondo Mario Draghi – che nell’estate del 2012 evitò la distruzione dellamoneta unica – non esiste una cura alternativa all’Europa per risolvere iproblemi dei singoli Paesi. Un discorso valido per tutti gli Stati, ma ancor dipiù per l’Italia, che ha bisogno necessariamente dell’Europa per far salire latemperatura di una crescita troppo tiepida. In un intervento a Santena, nelTorinese, dove ha ricevuto il premio Cavour “per avere mantenuto l’indipendenzadella Banca centrale europea”, il numero uno dell’Eurotower sottolinea conforza l’importanza per i diversi attori del Vecchio Continente di essere riunitisotto lo stesso "tetto": “La collaborazione internazionale è l’unicomodo di governare problemi che gli stati nazionali non riescono ormai da moltotempo a risolvere da soli”.

Ripercorrendo i fondamenti della politica di Cavour, Draghiosserva che “allora, come oggi, il rapporto con l’Europa era fondato sullasolidarietà derivante dal mutuo beneficio e sulla responsabilità degli Statinazionali indipendenti”. Ecco, in un contesto pur diverso come quello attuale,le doti del conte piemontese sono, “specialmente in questi giorni ricchi dirichiami a cupi passati, una irresistibile fonte di ispirazione per chiunque,non solo in Italia, veda nella collaborazione internazionale l’unico modo di governarele difficoltà interne”.

Europa, però, per Draghi significa anche euro. In un momentoin cui c’è chi insiste – anche in Italia – per indire un referendum sullamoneta unica, il numero uno della Bce fa il conto di quanto costerebbe l’addioalla valuta: “Se un Paese lasciasse l’Eurosistema i crediti e le passivitàdella sua Banca centrale nei confronti della Bce dovrebbero essere regolatiintegralmente”. In una lettera firmata da Draghi in risposta aun’interrogazione presentata due eurodeputati del M5S – e citata da "LaStampa" – per l’Italia il prezzo da pagare ammonterebbe a 358,6 miliardidi euro.

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