giovedì 20 giugno 2013
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Una carta vincente per crescere, ma soprattutto una nuova lente per guardare la questione educativa. Per don Michele Falabretti, responsabile del Servizio nazionale per la pastorale giovanile (Snpg) della Cei, è questa la chiave interpretativa più originale del concetto di magnanimità proposto in diverse occasioni da papa Francesco. «Mi ha colpito il fatto che questa idea – confida il sacerdote – sia emersa nel discorso rivolto al mondo delle scuole dei Gesuiti, quando cioè si trattava di educazione, di crescita, di diventare grandi». Ecco, osserva, «di solito affrontiamo l’argomento facendo riferimento alle regole e ai sacrifici che servono per ottenere un certo risultato, mentre il Papa parla di un cuore grande, di grandi ideali da nutrire anche rispetto alle piccole cose». Secondo Falabretti, «i due aspetti non sono in contraddizione», ma quello suggerito da Francesco rappresenta «un atteggiamento positivo che si sente poco». Riguardo all’educazione dei ragazzi, sottolinea il responsabile del Snpg, preferiamo evidenziare – usando «la metafora sportiva» – «la fatica, l’applicazione, l’allenamento». Invece, «considerare la magnanimità, cioè la grandezza del cuore come fattore per arrivare lontano è molto interessante e dà respiro al concetto di educazione». Se infatti il concetto di «magnanimità» è stato ripreso e approfondito varie volte dal Pontefice argentino (ad esempio nelle omelie delle Messe celebrate a Santa Marta il 25 aprile, ma anche lunedì scorso e perfino ieri), per Falabretti la novità sta proprio nel «collegare questa parola all’idea del diventare grandi». Più tradizionale appare l’appello affinché questa sia una caratteristica del cristiano autentico e «il legame con la missionarietà, più connaturato all’esperienza personale di Bergoglio, al suo voler essere gesuita per andare lontano a portare l’annuncio». É invece del tutto «nuovo» e quindi stimolante, soprattutto per chi si occupa di educazione e di giovani, l’approccio che unisce la magnanimità al divenire adulti, anagraficamente e nella fede. «Il Papa dice che allargare il cuore fa crescere e questa indicazione – conclude Falabretti – ci fa uscire da una dimensione ristretta e meno egoistica del concetto di educazione».
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