martedì 15 settembre 2015
Quello a Cuba, negli Usa e alla sede dell'Onu sarà «un viaggio lungo e con un programma complesso». All'Onu non prevista la presenza di Putin. Obama accoglierà il Papa fin dall'arrivo in aeroporto. IL PROGRAMMA
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Sarà il viaggio apostolico più lungo del pontificato di Papa Francesco, quello che si svolgerà dal 19 al 28 settembre a Cuba, negli Usa e alla sede dell'Onu. "Un viaggio lungo, ricco di appuntamenti e con un programma complesso", sottolinea padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano, presentando le tappe del decimo viaggio papale di Jorge Mario Bergoglio nell'Aula giovanni Paolo II in Vaticano. "La prima occasione per questo viaggio è stato fornito dall'Incontro mondiale delle famiglie in calendario a Philadelphia - ricorda padre Lombardi - poi sono arrivati l'invito del Congresso degli Stati Uniti d'America e dell'Assemblea delle Nazioni Unite; infine, si è aggiunta la tappa cubana, dopo la ripresa delle relazioni diplomatiche tra Usa e Cuba". Viaggio maturato anche durante le visite al Papa compiute in Vaticano dal presidente americano Barack Obama, dal leader cubano Raul Castro e dal segretario generale dell'Onu Ban Ki-moon. L'incontro con Fidel Castro. "Verosimile": così padre Federico Lombardi definisce l'eventualità di un incontro di Papa Francesco con Fidel Castro, durante la sua visita a Cuba dal 19 al 22 settembre, cui seguirà la tappa negli Usa e il discorso all'Onu. "L'incontro è possibile, durante la tappa all'Avana, anche se al momento non è fissato in un momento preciso dell'agenda papale. Si tratta - ricorda ancora padre Lombardi - di un desiderio già manifestato dal presidente Raul Castro durante il suo incontro con il Papa in Vaticano".Nel corso della visita all'Onu il Papa non incontrerà  il presidente russo Vladimir Putin, ha annunciato padre Lombardi. "Attualmente la presidenza del Consiglio di sicurezza è della Russia - ha spiegato il gesuita - nel caso che il presidente russo fosse a New York toccherebbe a lui salutare il Santo Padre, però il fatto sembra che non si pone perché sembra che non sia previsto che Putin sia lì in quel momento".All'arrivo di Papa Francesco nel pomeriggio del 22 settembre all'aeroporto di Washington, per la prima tappa del suo viaggio in Usa proveniente direttamente da Cuba, sarà direttamente il presidente americano Barack Obama, con la first lady Michelle, ad accoglierlo negli Stati Uniti. "È la dimostrazione di una attenzione molto grande: non è comune - sottolinea padre Federico Lombardi, portavoce del Vaticano - che il presidente, in forma privata, saluti il Papa già in aeroporto, visto che la cerimonia ufficiale di accoglienza si svolgerà il giorno dopo alla Casa Bianca". Non sono previsti discorsi o altre formalità diplomatiche.
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