martedì 10 settembre 2013
​Sono 89 gli edifici sacri lesionati, per un danno di oltre 3 milioni di euro, non sostenibile dalla diocesi. Monsignor Santucci: gli sponsor si facciano avanti. E lancia la campagna di raccolta fondi «Pietre sacre»
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Sono 89 le chiese lesionate in provincia di Massa Carrara dopo il terremoto del giugno scorso con epicentro a Fivizzano, ma anche a causa di quello che colpì l'Emilia e che fu avvertito in tutta la Lunigiana. Lo ha reso noto, riferiscono le cronache locali, la diocesi di Massa Carrara-Pontremoli che parla anche di un piano di intervento che potrebbe vedere l'aiuto di Assindustria e Fondazione Cassa di Risparmio di Carrara. I terremoti e gli sciami sismici, che ancora non si sono del tutto arrestati, hanno creato infatti, secondo i dati diffusi dal vescovo, monsignor Giovanni Santucci, danni per oltre 3 milioni di euro. Una somma che da sola la diocesi non potrà mai mettere insieme, ammette il vescovo, che per questo ha deciso di presentare dopo averne discusso con la Curia il progetto "Pietre sacre", con cui si chiede la sponsorizzazione di interventi di restauro e risorse per investire nelle Pievi danneggiate e poterle rendere nuovamente agibili. L'Sos del vescovo è stato recepito dagli interlocutori interpellati che adesso vaglierannoil progetto "Pietre sacre" per decidere una strategia di intervento e di finanziamento.
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