giovedì 30 luglio 2015
Nella cittadina parte un'iniziativa tra fede e riposo. Un'accoglienza speciale ai villeggianti, alternando mare, sole, cultura, preghiera e incontri.
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Può una capitale del turismo come la Riviera riminese diventare “formato famiglia”? E la vacanza può assumere le sembianze di “Una settimana da Dio”? Non sembri irriverente. Il nome, “Una settimana da Dio”, strizza infatti più di un occhio al simpatico film con Jim Carrey protagonista, ma il progetto ha solide fondamenta ed è tutt’altro che frivolo. La parrocchia di Gesù Redentore e il circolo Anspi Alba di Riccione sono in movimento per lanciare una proposta originale e interessante di soggiorno per coppie e famiglie. Una vacanza in grado di “regalare” a mogli, mariti e figli sette giorni di riposo accolti però da una comunità e vivendo all’interno di una grande famiglia come la parrocchia, alternando mare, sole, cultura, preghiera e incontri sulle tematiche della coniugalità.  Per arrivare a questo risultato, Riccione coinvolge strutture turistiche in grado di incarnare lo spirito e lo stile familiare del progetto. «Questi operatori del turismo – spiegano gli organizzatori – non dovranno essere solo fornitori di servizi ma anche e possibilmente compartecipanti significativi e persone capaci di incarnare i valori cristiani nella loro professione ». L’impronta di “Una settimana da Dio” sarà dunque fortemente caratterizzata, a partire dalle strutture che ospiteranno le famiglie: al bando l’anonimato e l’impersonalità della stanza d’albergo, via libera a segni unici e singolari. A partire dalla accoglienza degli ospiti fino alla loro partenza, tutto deve concorrere a costruire un momento diverso dalla solita vacanza. Su questa stessa lunghezza d’onda si è incamminata anche l’agenzia diocesana Ariminum. Al vaglio un pacchetto di “vacanza religiosa” che al suo interno contiene proposte di soggiorno arricchite da diverse opportunità di visite a chiese, monumenti, luoghi di interesse culturale e spirituale. Perché non considerare il turismo e il momento della vacanza come occasione di evangelizzazione e di incontro con se stessi e con Dio? Questa è la sfida che la comunità dell’Alba intende lanciare. «Viviamo a Riccione, in un territorio di cui godiamo a volte in maniera inconsapevole, in molti casi non apprezzato e misconosciuto».  La singolare vacanza lanciata dalla Perla è studiata nei minimi particolari. «L’organizzazione tecnica di tale iniziativa è affidata in toto a Umbria snc & C Incoming», spiega Matteo Giovanardi, presidente del circolo Anspi Alba di Riccione. Va garantita, ad esempio, l’accessibilità anche alle famiglie con reddito basso: il pacchetto finale sarà sobrio ed essenziale e dai costi il più possibile contenuti. «È tutto pronto – assicura Giovanardi – le strutture e l’accoglienza, dallo stabilimento Bagno Giulia 85 (attrezzato anche per i disabili) a sei hotel che hanno aderito al progetto».  La settimana riccionese per coppie e famiglie è ricca di proposte: dalle recita delle Lodi in spiaggia al mattino all’escursione con interesse religioso, artistico e culturale; dalla visita al parco tematico all’escursione a Loreto e all’incontro dedicato alle coppie con animazione. Il pacchetto prevede anche un gran finale: Messa al Punto Giovane (una realtà giovanile molto nota nel riminese, organizza tra l’altro l’evangelizzazione di spiaggia, settimane di convivenza e realizza App di preghiera), cena comunitaria in spiaggia e verifica, prima dei saluti. Da amici, e non più da ospiti e operatori turistici. «Siamo famiglie che desiderano lavorare per le famiglie e con le famiglie – rilanciano da Riccione – perché tutti insieme possiamo diventare sempre più protagonisti attivi nella vita della Chiesa, cercando delle strade nuove per comunicare il Vangelo in un mondo che cambia».
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