mercoledì 14 gennaio 2009
La sfida educativa al centro del sesto Incontro mondiale, che prende il via oggi. Spazio alla riflessione teologica e pastorale. Ma anche alla festa e allo scambio di esperienze.
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Centinaia di migliaia di fa­miglie provenienti dai cin­que continenti, tantissime associazioni, esperti autorevoli, ce­lebrazioni, dibattiti, incontri di pre­ghiera, feste, colori, suoni, sorrisi. Sarebbero già ingredienti suffi­cienti per fare del VI Incontro mon­diale delle famiglie un evento me­ritevole di attenzioni e di indagini. Ma quello che prende il via oggi a Città del Messico non sarà sempli­cemente un appuntamento eccle­siale e neppure solo un’occasione di conoscenza e di scambio di e­sperienze tra popoli di diverse cul­ture. Al centro dei cinque giorni dell’Incontro mondiale c’è infatti una scommessa sul futuro della fa­miglia e della società stessa. Mai come oggi, in ogni angolo del mondo, la cellula fondamentale della società avverte sulle proprie spalle il peso di una serie di muta­menti globali che rischiano di in­taccare il suo dna originario. Ecco perché al centro dell’evento mon­diale – il cui tema è La famiglia for­matrice ai valori umani e cristiani – c’è il tema educativo. Quali valo­ri trasmette oggi la famiglia? Come può rimanere anco­rata ai suoi valori di fondo, continuando ad offrire spunti di rinnovamento e di freschezza dentro e fuori dalla porta di casa? Come può rimodulare il suo lin­guaggio e il suo atteggia­mento di fronte ai media, alla politica, alla scuola, al lavoro? Con Antonelli e Rivera Carrera Stamani il cardinale Ennio Anto­nelli, presidente del Pontificio Con­siglio per la famiglia e il cardinale Norberto Rivera Carrera, arcive­scovo di Città del Messico, daran­no il via al congresso teologico-pa­storale pensato proprio per inda­gare tre fronti caldi della vita fami­liare: I rapporti e i valori, La ses­sualità, La vocazione educatrice. Per tre giorni un centinaio di e­sperti giunti da tutto il mondo of­friranno la loro lettura dei tanti pro­blemi connessi ai principali filoni di indagine. Ad ascoltarli circa die­cimila tra delegati delle varie Con­ferenze episcopali e rappresentanti di associazioni e movimenti fami­liari che già ieri hanno fatto i con­ti con l’entusiasmo e l’allegria dei volontari negli spazi siderali del Centro congressi chiamato Expo Bancomer Santa Fe. Un enorme parallelepipedo di vetro e di ce­mento capace di ospitare fino a 30mila persone, in un intreccio di saloni, scale monumentali e corri­doi lunghi come una pista di atletica leggera. Un «mosaico» di esperien­ze Un braccio del centro con­gressi ospita l’Expo- familia, forse lo spazio più colorato, vivace, spumeggiante del­l’Incontro mondiale. Accan­to al salone dei dibattiti, l’Ex­po offre infatti visibilità alle innu­merevoli espressioni di associa­zionismo familiare. Impegno so­ciale ed ecclesiale: ma anche scam­bio di esperienze, spazio ludico, a­nimazione artistica, dibattito cul­turale e tanto altro ancora. Com­presa l’opportunità di rilanciare in tutto il mondo, in diretta web, quanto avviene al Centro congres­si. Sarà possibile ad esempio ve­dere l’aggiornamento in tempo reale di una delle iniziative più sin­golari pensate per l’appuntamen­to messicano, Il mosaico delle fa­miglie. Da mesi milioni di genito­ri e figli in tutto il mondo sono sta­ti invitati ad spedire una loro i­stantanea con lo scopo di com­porre – come in un mosaico – l’im­magine di Benedetto XVI. Un pro­getto di straordinaria suggestione e di profondo richiamo simbolico. I sorrisi delle famiglie del mondo per dare volto, occhi, bocca al Pa­store della Chiesa universale. «Caro Benedetto, ti scrivo...». Tra i saloni dell’Expo- familia si possono scoprire anche tante altre «invenzioni» dell’Incontro. Come il Bosco delle famiglie, un progetto per sollecitare la coscienza ecolo­gica dei nuclei familiari e fare in modo che l’educazione ambienta­le – come chiede il Papa – diventi uno dei valori irrinunciabili della trasmissione tra generazioni. Gli organizzatori dell’Incontro, d’ac­cordo col Pontificio Consiglio, so­no partiti dalla convinzione che nulla possa più essere dato per scontato. Da qui la necessità di ri­badire e spiegare anche i valori fa­miliari di base. Uno spazio dell’Ex­po rilancia ad esempio l’elenco di 42 virtù importanti per la vita fa­miliare – e non solo – già presenti sul sito ufficiale dell’Incontro. Ac­canto a valori irrinunciabili come verità, bontà, giustizia, onestà, re­sponsabilità, temperanza, com­paiono voci un po’ meno sconta­te: l’allegria, l’amor di patria, l’a­mabilità, la capacità di perdono. Quest’ultima forse la virtù più pra­ticata dalle tante madri messicane nubili e sole alle quali è dedicato un concorso nell’ambito dell’Incon­tro mondiale. Dovranno scrivere una lettera al Papa spiegando la sofferenza e la fatica di reggere da sole le sorti di una famiglia. Anche questo momento educativo e spunto di riflessione tutt’altro che marginale.
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