lunedì 7 ottobre 2013
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Il 13 aprile scorso, dopo appena un mese di pontificato, un comunicato della Segreteria di Stato ha informato che papa Francesco aveva costituito un «gruppo» di cardinali con il compito di consigliarlo nel governo della Chiesa universale e di studiare un progetto di riforma della Curia. E che aveva chiamato a farne parte otto porporati: il cardinale honduregno, Oscar Andres Rodriguez Maradiaga, come coordinatore, e poi l’italiano Giuseppe Bertello (governatore dello Stato della Città del Vaticano), lo statunitense Sean Patrick O ’Malley (arcivescovo di Boston), il tedesco Reinhard Marx (arcivescovo di Monaco), l’indiano Oswald Gracias (arcivescovo di Mumbai), il cileno Francisco Javier Errazuriz Ossa (arcivescovo emerito di Santiago), l’africano Laurent Monsengwo Pasinya (arcivescovo di Kinshasa) e l’australiano George Pell (arcivescovo di Sydney). Papa Francesco ha poi nominato segretario di questo organismo l’italiano Marcello Semeraro, vescovo di Albano.Il 30 settembre, alla vigilia del primo incontro collegiale del "gruppo", è stato reso noto un chirografo con cui papa Francesco lo ha istituzionalizzato formalmente, conferendogli sostanza giuridica e dandogli il nome di "Consiglio di cardinali". «Tra i suggerimenti emersi nel corso delle Congregazioni generali di cardinali precedenti al Conclave, figurava la convenienza di istituire un ristretto gruppo di membri dell’episcopato, provenienti dalle diverse parti del mondo, che il Santo Padre potesse consultare, singolarmente o in forma collettiva, su questioni particolari», ha spiegato il Papa. E ha aggiunto: «Una volta eletto alla Sede romana, ho avuto occasione di riflettere più volte su questo argomento, ritenendo che una tale iniziativa sarebbe stata di notevole aiuto per svolgere il ministero pastorale di Successore di Pietro che i fratelli cardinali avevano voluto affidarmi».Dopo aver ricordato l’annuncio del 13 aprile, il Pontefice nel chirografo aggiunge: «Ora, dopo matura riflessione, ritengo opportuno che tale gruppo, mediante il presente chirografo, sia istituito come un "Consiglio di cardinali", con il compito di aiutarmi nel governo della Chiesa universale e di studiare un progetto di revisione della Costituzione Apostolica Pastor bonus sulla Curia Romana». «Esso – spiega il pontefice – sarà composto dalle medesime persone precedentemente indicate, le quali potranno essere interpellate, sia come Consiglio sia singolarmente, sulle questioni che di volta in volta riterrò degne di attenzione». «Detto Consiglio, che rispetto al numero dei componenti mi riservo di configurare nel modo che risulterà più adeguato – annuncia infine il Papa sempre nel chirografo –, sarà un’ulteriore espressione della comunione episcopale e dell’ausilio al munus petrinum che l’Episcopato sparso per il mondo può offrire».Il primo incontro collegiale del Consiglio si è tenuto alla vigilia della visita di Assisi, dal 1° al 3 ottobre. La prossima riunione è stata stabilita per i giorni 3-5 dicembre e se ne prevede una successiva nel mese di febbraio del prossimo anno. «In tal modo – si legge in un comunicato della sala stampa vaticana – il lavoro del Consiglio - soprattutto in questa fase iniziale - potrà procedere speditamente».
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