mercoledì 4 gennaio 2012
​L'Epifania «è un invito rivolto alla Chiesa, ma anche a ciascuno di noi, a prendere ancora più viva coscienza della missione e della responsabilità verso il mondo nel testimoniare e portare la luce nuova del Vangelo». Lo ha detto Benedetto XVI, durante l'udienza generale di oggi.
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​L'Epifania «è un invito rivolto alla Chiesa, ma anche a ciascuno di noi, a prendere ancora più viva coscienza della missione e della responsabilità verso il mondo nel testimoniare e portare la luce nuova del Vangelo». Lo ha detto il Papa, durante l'udienza generale di oggi, dedicata al Natale e all'Epifania. «La Chiesa non è la luce - ha proseguito Benedetto XVI citando l'inizio della Lumen gentium - ma riceve laluce di Cristo, la accoglie per esserne illuminata e per diffonderla in tutto il suo splendore. E questo deve avvenire anche nella nostra vita personale».«Il Natale - ha spiegato Papa Ratzinger - è fermarsi a contemplare quel Bambino, il mistero di Dio che si fa uomo nell'umiltà e nella povertà, ma è soprattutto accogliere ancora di nuovo in noi stessi quel Bambino, per vivere della sua stessa vita, per far sì che i suoi sentimenti, i suoi pensieri, le sue azioni, siano i nostri sentimenti, i nostri pensieri, le nostre azioni; è manifestare la gioia, la novità, la luce che questa Nascita haportato in tutta la nostra esistenza, per essere anche noi portatori della gioia, della novità, della luce di Dio agli altri».
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