mercoledì 18 settembre 2013
​Lo ha ricordato Papa Francesco, nel corso dell'udienza generale. "La Chiesa non ha paura di entrare nella nostra notte quando siamo nel buio". Al termine nuovo appello per la pace. IL TESTO
LA VISITA A CAGLIARI Io, lebbroso, abbraccerò Francesco di Paolo Viana
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Verità di madre di Marina Corradi
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Il decalogo come strumento della "tenerezza" di Dio e della Chiesa. E la Chiesa come madre che impara alla "università" del proprio "cuore" come condurre i figli sulla strada della vita. Una madre che non ha "paura" di "metterci la faccia" quando si tratta di sostenere i figli, anche i più deboli, anche su strade difficili o negative. Questo il quadro che il Papa ha disegnato durante l'udienza generale in piazza San Pietro, davanti a oltre 40mila persone, continuando le sue catechesi sulla Chiesa come madre."Mi piace tanto questa immagine - ha detto - e ci torno volentieri, perché mi sembra che dica non solo come è la Chiesa, ma anche quale volto dovrebbe avere sempre di più la Chiesa". I dieci comandamenti dunque - che oggi papa Francesco invita a "rileggere": "forse li avete dimenticati" - e che già da arcivescovo di Buenos Aires hanno animato il suo sforzo di farne terreno di incontro con persone di altre religioni e uomini di buona volontà, base di valori comuni per l'uomo contemporaneo.Dopo aver ricordato che le madri sanno con il cuore cosa è bene per i propri figli, il Pontefice ha commentato: "la Chiesa fa lo stesso, pensiamo ai dieci comandamenti" ci indicano la "strada da percorrere, sono frutto della tenerezza, dall'amore stesso di Dio che ce li ha donati". "Voi - ha osservato - dite 'ma sono dei comandi, sono un insieme di norme', no, no, - ha esclamato il Papa - vorrei invitarvi a leggerli, forse li avete un po' dimenticati, e a pensarli in positivo: riguardano il nostro modo di comportarci verso Dio, verso gli altri e verso noi stessi, sono proprio quello che insegna una mamma, ci invitano a non farci idoli materiali che poi ci rendono schiavi, ci invitano ad essere onesti, a rispettare l'altro, provate a vederli e considerarli - ha esortato - come insegnamenti della mamma per andare bene nella vita, una mamma - ha sottolineato papa Bergoglio - non insegna mai ciò che è male, ma solo il bene dei figli, e così fa la Chiesa"."Quando un figlio diventa adulto - ha continuato papa Francesco - assume le proprie responsabilità, cammina con le proprie gambe, e a volte succede qualche incidente, ma la mamma sa sempre con pazienza continuare" a sostenerlo, "ciò che la spinge è la forza dell'amore, sa seguire con discrezione e tenerezza il cammino dei figli e anche quando sbagliano trova sempre il modo per essere vicina". "Nella mia terra - haspiegato - diciamo 'una mamma sa dare la cara', cioè sa 'metterci la faccia': una madre sa metterci la faccia per i propri figli, cioè è spinta a difenderli sempre, penso alle mamme che soffrono per i figli in carcere, non si domandano se sono colpevoli o no, continuano ad amarli spesso subiscono umiliazioni, ma non si mettono paura, sanno metterci la faccia"."La Chiesa - ha proseguito - è così, è una mamma misericordiosa che capisce, che cerca sempre di incoraggiare anche di fronte ai figli che hanno sbagliato, le mamme non giudicano, ma offrono il perdono di Dio, una madre offre il suo amore che invita a riprendere il cammino, aiuta anche quei figli che sono caduti in un baratro profondo".Nuovo appello per la pace in Siria«Impegnamoci tutti a incoraggiare gli sforzi per una soluzione diplomatica e politica dei focolai di guerra che ancora preoccupano". Lo ha chiesto Papa Francesco al termine dell'Udienza. "Il mio pensiero - ha aggiunto - va specialmente alla cara popolazione siriana, la cui tragedia umana può essere risolta solo con il dialogo e la trattativa, nel rispetto della giustizia e della dignità di ogni persona, specialmente i più deboli e indifesi".
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