sabato 8 marzo 2025
Il corpo del giudice eroe verrà traportato dalla cappella di famiglia del cimitero alla chiesa Santa Chiara di Canicattì . A presiedere il rito il 15 marzo sarà l'arcivescovo Damiano
Un particolare della lapide in cui è custodito il corpo del beato Livatino nella cappella privata a Canicatttì

Un particolare della lapide in cui è custodito il corpo del beato Livatino nella cappella privata a Canicatttì - Settimanale dell'arcidiocesi di Agrigento L'Amico del Popolo

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È stata fissata per sabato 15 marzo la traslazione del corpo del beato Rosario Angelo Livatino dalla cappella di famiglia del cimitero comunale alla chiesa Santa Chiara di Canicattì, come disposto dall’arcivescovo di Agrigento Alessandro Damiano lo scorso 29 ottobre, memoria liturgica del giudice ucciso dalla mafia, mentre, solo, senza scorta, la mattina del 21 settembre del 1990 andava in tribunale.

A partire dalle ore 14 di sabato, nel cimitero di Canicattì, in forma privata, dopo un momento di preghiera presieduto da monsignor Damiano, si procederà all’apertura del loculo e alle operazioni accessorie. Dopo la sistemazione della cassa lignea con il corpo del Beato nella cassa di rinforzo in zinco, avrà inizio un corteo su un mezzo di rappresentanza che percorrerà il seguente tragitto: via Nazionale, via Capitano Ippolito, piazza IV novembre, corso Umberto. Davanti al municipio, la cassa sarà posta su un carrello processionale spinto a mano, e sarà accolta dai fedeli davanti alla chiesa San Diego. Dopo un breve momento di preghiera, avrà inizio il corteo pubblico lungo viale Regina Margherita con sosta davanti la casa natale di Livatino (viale della Vittoria e via Guggino), fino alla chiesa di Santa Chiara.

Dopo l’ingresso in chiesa, si svolgerà un momento di preghiera, durante il quale saranno nominati e presteranno giuramento i membri del tribunale ecclesiastico che procederà alla ricognizione canonica. Terminato il momento di orazione e saluto al beato, avrà inizio la fase strettamente privata della ricognizione.

La storia di Livatino agli onori degli altari

Il 9 maggio 2021 Livatino è stato beatificato, riconoscendo il suo martirio «in odium fidei». Nel decreto vaticano con il quale è riconosciuto il martirio, è scritto che il giudice era ritenuto «inavvicinabile», «irriducibile a tentativi di corruzione, proprio a motivo del suo essere un vero credente. Rosario Angelo Livatino nacque a Canicattì nel 1952 e intraprese la carriera di magistrato con grande dedizione. Il suo lavoro si distinse per il forte impegno contro la criminalità organizzata, che lo portò a essere assassinato il 21 settembre 1990 lungo la strada statale 640, mentre si recava in tribunale. Lo scorso 29 ottobre 2024, nella chiesa di Santa Chiara a Canicattì, durante l’Assemblea diocesana, l’arcivescovo Alessandro Damiano ha annunciato la decisione di traslare il corpo del Beato. L’autorizzazione ufficiale è arrivata pochi giorni prima, il 21 ottobre 2024, dal cardinale Marcello Semeraro, prefetto del Dicastero delle cause dei santi.

Il beato Rosario Livatino (1952-1990)

Il beato Rosario Livatino (1952-1990) - Agenzia Romano Siciliani





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