giovedì 11 aprile 2013
​Entro dicembre la relazione sui progressi compiuti. Su richiesta della Santa Sede il report non riguarderà solo le raccomandazioni centrali in tema di antiriciclaggio ma anche quelle sugli aspetti subordinati. (Salvatore Mazza)
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Sarà pubblicato a dicembre il progress report Moneyval per la valutazione del sistema finanziario della Santa Sede. E, fin qui, tutto rientra nelle procedure "normali" del processo avviato per certificare la trasparenza della gestione finanziaria del Vaticano. Quello che, invece, non è routinario è che la Santa Sede, lo scorso dicembre, ha chiesto di poter informare sui progressi compiuti non solo, come sarebbe previsto dal progress report cioè una relazione sui progressi compiuti, riguardo le core recommendations (ovvero le raccomandazioni "centrali" per l’antiriciclaggio), ma anche per quel che riguarda tutti gli ambiti coperti dalle cosiddette key recommendations (le raccomandazioni "chiave", che riguardano in sostanza aspetti subordinati a quelli "centrali"). Come informa una nota diffusa dalla Radio vaticana, infatti, «la Santa Sede continua con impegno il suo dialogo con Moneyval, il Comitato del Consiglio d’Europa che valuta le misure nazionali per il contrasto del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo. Ieri – si legge – il Comitato ha deciso con procedura ordinaria che il prossimo progress report della Santa Sede e dello Stato della Città del Vaticano sia presentato nel dicembre di quest’anno. Inoltre, il Comitato ha anche accettato la proposta della Santa Sede stessa, che questo prossimo rapporto riguardi non solo le core recommendations, ma anche tutti gli ambiti coperti dalle key recommendations». Con tale iniziativa, dunque, «la Santa Sede vuole fornire una panoramica più completa delle misure prese nell’ultimo anno per rafforzare ulteriormente il suo assetto istituzionale nel campo della prevenzione del riciclaggio di denaro e del finanziamento del terrorismo. Come si ricorderà il Rapporto di valutazione della Santa Sede/Stato della Città del Vaticano è stato approvato da Moneyval nel luglio dello scorso anno. Secondo le normali procedure di Moneyval, ogni Paese è obbligato a presentare all’Assemblea Plenaria di Moneyval, nel corso dell’anno successivo, un progress report limitato soltanto alle core recommendations. In tale prospettiva, l’iniziativa della Santa Sede approvata ieri, estendendo il Rapporto anche alle key recommandations, conferma il suo impegno per un dialogo costruttivo con Moneyval per rafforzare ulteriormente il sistema di prevenzione del riciclaggio di denaro e di finanziamento del terrorismo».Nel rapporto di luglio, Moneyval aveva dato parere positivo in merito a 9 delle 16 key and core recommendations, che rappresentano i parametri entro i quali un sistema finanziario risulti aderente agli standard internazionali stabiliti dal Gafi (il Gruppo di azione finanziaria internazionale). Da notare che per rientrare in questi parametri sono richiesti adeguamenti legislativi anche rispetto a casi che non potranno riguardare mai la Santa Sede, come illeciti compiuti su (o attraverso) piattaforme petrolifere, aerei della compagnia di bandiera, navi.
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