martedì 7 gennaio 2014
​Lo ha stabilito la segreteria di Stato vaticana. La norma non ha valore retroattivo e non si applicherà ai vescovi e negli uffici della curia romana.
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La Segreteria di Stato vaticana ha stabilito che d'ora in poi l'unico titolo onorifico di monsignore sarà quello di Cappellano di sua Santità e sarà attribuito a sacerdoti oltre i 65 anni di età e non più, come in passato, dai 35. Il titolo continuerà invece a essere usato, tra gli altri, per i vescovi e negli Uffici della Curia Romana. La Segreteria di Stato, con una lettera circolare inviata alle nunziature, chiede di informare i singoli episcopati "che d'ora in poi nelle Diocesi l'unico titolo ecclesiastico onorifico che verrà concesso (e a cui corrisponderà l'appellativo di monsignore) sarà quello di 'Cappellano di Sua Santita", e sarà attribuito solo a sacerdoti che abbiano compiuto il 65.mo anno di età". L'uso dell'appellativo, prosegue la direttiva, rimane invece "invariato" quando sia "connesso a certi uffici importanti", come quello di vescovo o di vicario generale della diocesi. E nessuna variazione interesserà in merito anche in seno alla Curia Romana, sia per ciò che concerne i titoli sia circa l'uso dell'appellativo monsignore, "essendo connesso - si precisa - agli uffici affidati, al servizio svolto". Tale norma, chiarisce la Segreteria di Stato, "non ha effetto retroattivo", per cui chi abbia "ricevuto un titolo in precedenza lo conserva". Inoltre, la disposizione non introduce novità nemmeno per ciò che riguarda le onorificenze pontificie per laici. "È stato giustamente osservato - si legge ancora nella nota informativa - che già Paolo VI, nel 1968, aveva ridotto a tre (rispetto ai precedenti, più numerosi) i titoli ecclesiastici onorifici. La decisione di papa Francesco si pone quindi nella stessa linea, come ulteriore semplificazione".
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