martedì 31 maggio 2011
Una folla enorme ha tributato oggi, nella basilica dei Santi Medici di Alberobello (Bari), l’estremo saluto a monsignor Cosmo Francesco Ruppi, arcivescovo emerito di Lecce, spentosi domenica mattina nella residenza Giovanni XXIII della cittadina dei trulli, all’età di 78 anni.
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Una folla enorme ha tributato oggi, nella basilica dei Santi Medici di Alberobello (Bari), l’estremo saluto a monsignor Cosmo Francesco Ruppi, arcivescovo emerito di Lecce, spentosi domenica mattina nella residenza Giovanni XXIII della cittadina dei trulli, all’età di 78 anni. Il rito funebre è stato presieduto dall’arcivescovo emerito di Palermo, cardinale Salvatore De Giorgi e concelebrato dall’arcivescovo di Bari-Bitonto e presidente della Conferenza episcopale pugliese, Francesco Cacucci e dall’arcivescovo di Lecce, Domenico Umberto D’Ambrosio oltre a numerosi altri presuli pugliesi intervenuti. Alcuni dei quali arrivati da altre regioni. Ruppi, per 20 anni arcivescovo di Lecce e in precedenza pastore di Termoli e Larino, esercitò, ha detto il cardinale De Giorgi, «il triplice e indissociabile ministero di maestro, di santificatore e di guida del popolo di Dio a lui affidato», offrendo tanto «alla società, sia come eccellente giornalista sia come vigile e preciso analista dei problemi sociali nel Molise, in Puglia e soprattutto nel Salento».«La fede – ha proseguito il cardinale De Giorgi nel corso dell’omelia – è stata il movente primario e fondamentale della sua notevole preparazione culturale, e non semplicemente in campo teologico, come risulta dalla vastità e profondità dei suoi scritti». Il porporato pugliese ha quindi ricordato l’impegno di Ruppi sul fronte caritatevole, in special modo riservato ai flussi di migranti sbarcati in Puglia dall’est e su quello vocazionale e della comunicazione.
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