sabato 30 marzo 2024
Sono oltre dodicimila i francesi che riceveranno il Battesimo nella Veglia pasquale. In aumento coloro che provengono da famiglie senza alcuna tradizione religiosa.
La Cattedrale di Notre Dame a Parigi, prima dell'incendio che l'ha gravemente danneggiata

La Cattedrale di Notre Dame a Parigi, prima dell'incendio che l'ha gravemente danneggiata - Kosala Bandara

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Mercoledì 27 marzo la Conferenza episcopale francese – per voce di Catherine Chevalier, direttrice del Servizio nazionale per la catechesi e il catecumenato – ha presentato i risultati della sua indagine annuale sui catecumeni che saranno battezzati stanotte nella Veglia pasquale. Risultati che sono i migliori da quando questo computo è iniziato, vent’anni fa.

Come l'anno scorso le diocesi francesi (104 in totale) registrano un forte aumento. Dal +28% del 2023 si è passati al +30% di quest’anno. In totale saranno battezzati 7.135 adulti e più di 5.000 adolescenti (alunni delle scuole secondarie, quellii delle scuole elementari non sono conteggiati).

Dei nuovi battezzati adulti circa un terzo ha tra i 18 e i 25 anni e circa un terzo vive in aree rurali.

Le tre province ecclesiastiche che registrano i maggiori incrementi (+50%) sono Besançon, Digione e Clermont, prevalentemente rurali. La diocesi di Saint-Claude, suffraganea di Besançon, registra l'aumento più elevato in assoluto, oltre il 200% (27 catecumeni quest’anno rispetto a 8 l’anno scorso).

Sebbene la grande maggioranza dei catecumeni adulti provenga da famiglie di tradizione cristiana questo numero è in costante diminuzione (61% nel 2024 rispetto al 69% nel 2023). Contemporaneamente cresce il numero di coloro che dichiarano di provenire da “famiglie senza religione”, ora rappresentano un quarto del totale.

Durante la conferenza stampa di mercoledì Jean-Yves Lépine, un "neofita", cioè battezzato l'anno scorso, della diocesi di Versailles, ha parlato così della sua esperienza: «Il cammino catecumenale che ho intrapreso è stato chiaramente il risultato di incontri: sacerdoti che ascoltavano, una comunità parrocchiale gioiosa e dinamica. Grazie a lor, ho scoperto una Chiesa aperta e accogliente ed estremamente diversificata! Di fronte a una società che sembra sempre più materialista e sembra promuovere una forma di individualismo consumistico, essere cristiani e "cattolici" (cioè universali, etimologicamente), significa sperimentare che il bene, cioè la cura, l'attenzione e più in generale l'Amore, vale più dei beni, cioè il possesso, la ricchezza, il potere o la gloria».

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