lunedì 18 novembre 2013
​La Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli interviene, con un comunicato, per chiudere una polemica di stampa. E aggiunge: «Sul reddito derivante dagli immobili (amministrati, nrd) vengono regolarmente pagate le imposte in Italia». VAI AL DOSSIER
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La Congregazione di Propaganda Fide ha risposto ad alcune notizie pubblicate da Il Fatto quotidiano che, riferisce il comunicato della stessa Congregazione rilanciato da Radio Vaticana, "ad esempio, ha scritto che sul patrimonio immobiliare amministrato dalla Congregazione non viene pagata l'Imu". A tale riguardo, si afferma invece "che nel 2012 il Dicastero ha versato 1 milione e 952 mila euro, per Imu solo in Roma. Sul reddito derivante poi dagli immobili vengono regolarmente pagate le imposte in Italia".Quindi, si ricorda che "i beni amministrati dalla Congregazione provengono da donazioni di quanti, generosamente, nel corso di molti anni, hanno voluto contribuire all'opera missionaria nel mondo". A Roma, poi, la Congregazione per l'Evangelizzazione dei Popoli "provvede oltre al sostegno della parte istituzionale, alla benemerita attività culturale e formativa della Pontificia Università Urbaniana, del Pontificio Collegio Urbano e di innumerevoli istituzioni missionarie in Africa, Asia, Oceania e America Latina/Caraibi". Si ricorda, inoltre, che la Pontificia Università Urbaniana nell'Anno accademico 2012-2013 ha accolto 1.484 studenti provenienti da oltre cento Paesi, che il Collegio Urbano ospita 160 alunni dei territori di missione per un lungo periodo di formazione vocazionale e culturale e anche che "i bilanci della Congregazione sono sottoposti annualmente al controllo della Prefettura degli Affari Economici della Santa Sede".
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