venerdì 2 agosto 2013
Migliaia di pellegrini per l'indulgenza concessa nel 1216 a san Francesco. Ieri la Messa in Basilica, presieduta dal ministro generale dell'ordine dei Frati minori, Michael Perry: spalancare il cuore a Dio. Oggi le celebrazioni con il cardinale Caffarra e l'arcivescovo Sorrentino.
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Con la simbolica apertura della porta della Porziuncola, la piccola chiesa all’interno della Basilica di Santa Maria degli Angeli ha preso l’avvio la solennità del Perdono di Assisi. Ieri sono giunti tanti pellegrini, non solo da diverse regioni italiane, ma anche dall’estero (in particolare da Croazia, Spagna, Polonia e Germania). Tutti ad Assisi per celebrare questa festa che si rinnova da otto secoli. Nel 1216, Francesco d’Assisi chiese e ottenne che per la piccola cappella della Porziuncola di Assisi - la chiesa che più amava e che era stata la cornice degli eventi più significativi della sua vita spirituale - il più grande dei doni: il suo Perdono. Non solo per sé ma per tutti quanti ne avessero fatta richiesta con cuore contrito. L’approvazione della Chiesa, nella persona di papa Onorio III, suggellò e riconobbe la verità della concessione divina, permettendo a san Francesco di darne gioioso annuncio a tutti i fedeli convenuti, come è illustrato pure in una pala all’interno della stessa Porziuncola, con le parole «Fratelli miei, voglio mandarvi tutti in Paradiso!». Nacque, così, il «Perdono di Assisi» che vide convergere verso la chiesetta un fiume di pellegrini sempre maggiore, al punto di suggerire la costruzione di una Basilica adatta ad accoglierli: quella che oggi è la Basilica papale di Santa Maria degli Angeli che custodisce al suo interno, come uno scrigno, la piccola Porziuncola. Grazie al Poverello d’Assisi, la Porziuncola, la piccola chiesa dedicata a Santa. Maria degli Angeli, rappresenta per ciascun fedele in Cristo una «porta» per la vita eterna. E proprio sul significato della porta si è soffermato, nella sua omelia, il ministro generale dell’ordine dei frati minori, Michael Perry. «Talvolta troviamo tante porte chiuse – ha sottolineato – ma la porta spalancata è l’omaggio del cuore di Dio per noi, è un segno di speranza. Anche quando siamo lontani, il Signore ci guarda con amore per farci sentire fratelli. Ecco, come dice papa Francesco, non dobbiamo aver paura di avvicinarsi a Dio, bisogna lasciarsi contagiare dal suo amore». Il ministro generale, dopo aver ripercorso storicamente la concessione dell’indulgenza plenaria in occasione del Perdono, ha ringraziato i frati minori «perché realizzano ogni giorno il sogno di san Francesco di non lasciare mai solo questo luogo». Attualmente alla Porziuncola è possibile, secondo le note condizioni (confessione sacramentale, comunione eucaristica, recita del Credo, del Padre Nostro e di una preghiera secondo l’intenzione del Santo Padre), ricevere l’indulgenza plenaria per sé o per i propri defunti. In particolare questa possibilità è estesa, dal mezzogiorno del 1 agosto a tutta la giornata del 2 agosto, a tutte le chiese francescane e a tutte le parrocchie sparse per il mondo. La festività prosegue nella giornata di oggi con una solenne celebrazione, presieduta dal cardinale Carlo Caffarra, arcivescovo di Bologna. Si tratta di una felice coincidenza che ciò avvenga nel corso del sesto centenario della nascita di santa Caterina Vigri da Bologna (1413-2013), una delle maggiori rappresentanti non solo delle clarisse, ma anche della mistica francescana in generale. Seguirà la supplica alla Madonna degli Angeli. Nel pomeriggio è previsto l’arrivo della XXIII marcia francescana con l’arrivo di circa trecento giovani che parteciperanno alla Messa, presieduta dall’arcivescovo di Assisi-Nocera Umbra-Gualdo Tadino, Domenico Sorrentino.
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