giovedì 17 ottobre 2013
«È stato un piacere incontrare per la prima volta Sua Santità. L'ho invitato in Terra Santa». Sono le prime parole pronunciate dal presidente palestinese Abu Mazen dopo l'incontro di 25 minuti con Papa Francesco.​​
​​​​​​​​​​Il comunicato della Sala Stampa vaticana​
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"È stato un piacere incontrare per la prima volta Sua Santità. L'ho invitato in Terra Santa". Sono le prime parole pronunciate dal presidente palestinese Abu Mazen dopo l'incontro di 25 minuti con Papa Francesco. Il leader palestinese le ha rivolte al "ministro degli esteri vaticano", monsignor Dominique Maberti, con il quale ha avuto un successivo colloquio. Dopo il colloquio privato di 25 minuti, che ha avuto questo tema al centro, il Pontefice ha donato al presidente dell'Autorità Palestinese una penna che riproduce la colonna del baldacchino berniniano dell'altare della Confessione in San Pietro, pronunciando le parole: "Sicuramente lei deve firmare molte cose". E Abu Mazen ha risposto: "Spero di firmare con questa penna l'accordo di pace con Israele". E il Papa ha voluto aggiungere: "Presto, presto!". L'incontro privati tra papa Francesco e Abu Mazen era stato preceduto da una stretta di mano e da alcune parole che i giornalisti hanno potuto cogliere. "Ho grande piacere di essere qui per la prima volta a parlare con lei, Sua Santità", ha esordito il presidente. "Sono molto onorato e le auguro di sentirsi a casa", ha risposto il Papa. Francesco ha poi fatto una battuta al momento della presentazione del seguito, quando Abu Mazen gli ha indicato il ministro delle finanze e ridendo Bergoglio ha commentato: "lui ha il potere". Al sindaco di Betlemme Vera Baboun il Pontefice ha detto invece: "Credo che ci siamo visti in qualche occasione". Da Abu Mazen il Papa ha ricevuto una ceramica con una veduta di Betlemme "città della pace", un'acquaforte e una Bibbia, "la prima stampata nello Stato Palestinese", gli ha assicurato il successore di Arafat.​​
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