sabato 30 novembre 2013
​Nella basilica vaticana vespri d'Avvento con i giovani degli atenei romani: «Coltivate progetti di ampio respiro e non restate a guardare la vita dal balcone». Troppa la «mediocrità» e tante «le sfide». No ai «condizionamenti» e a chi abbassa il livello etico. IL TESTO   (Annalisa Guglielmino)
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​Andare «controcorrente», con «coraggio», senza rassegnarsi alla «mediocrità» e alla «noia». Parole di papa Francesco agli studenti delle Università di Roma, riuniti nella basilica di San Pietro per il tradizionale appuntamento d'Avvento.«Sono diverse le sfide che voi giovani universitari siete chiamati ad affrontare con fortezza interiore e audacia evangelica» ha detto il Papa ai giovani, ricordando loro che «non vive chi non risponde alle sfide» sui temi della vita, dello sviluppo, della lotta per la dignità delle persone, della lotta contro la povertà e a favore dei valori cristiani. E invitandoli a «coltivare progetti di ampio respiro e andare oltre l’ordinario».«Non lasciatevi rubare l’entusiasmo giovanile! - ha aggiunto il Pontefice - Sarebbe uno sbaglio anche lasciarsi imprigionare dal pensiero debole e dal pensiero uniforme, come pure da una globalizzazione intesa come omologazione».

Agli universitari, e ai docenti e rettori arrivati da tutta Italia, papa Bergoglio ha proposto la testimonianza di Pier Giorgio Frassati. «Vivere senza una fede, senza un patrimonio da difendere, senza sostenere in una lotta continua la verità, non è vivere ma vivacchiare - diceva il giovane torinese divenuto beato - Noi non dobbiamo mai vivacchiare, ma vivere». Il pensiero, ha concluso papa Francesco, «è fecondo quando è espressione di una mente aperta, che discerne, sempre illuminata dalla verità, dal bene e dalla bellezza. Se non vi lascerete condizionare dall’opinione dominante, ma rimarrete fedeli ai principi etici e religiosi cristiani, troverete il coraggio di andare controcorrente. Nel mondo globalizzato, potrete contribuire a salvare peculiarità e caratteristiche proprie, cercando però di non abbassare il livello etico. Infatti, la pluralità di pensiero e di individualità riflette la multiforme sapienza di Dio quando si accosta alla verità con onestà e rigore intellettuale, così che ognuno può essere un dono a beneficio di tutti»

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