giovedì 24 ottobre 2013
​Alla delegazione del centro Wiesenthal il Papa ha ribadito: «Là dove una minoranza qualsiasi è perseguitata ed emarginata a motivo delle sue convinzioni religiose o etniche, il bene di tutta la società è in pericolo».
 Il Papa ai reclusi: Dio è con voi in cella IL TESTO​​
EDITORIALE I due carceri​ di Riccardo Maccioni
TESTIMONIANZA Una laurea dietro le sbarre​ di Giorgio Paolucci
Bagnasco: soltanto la grazia ci libera dalle prigioni interiori​Crociata ai cappellani: vigilate sull'ambiente di vita dei detenuti
COMMENTA E CONDIVIDI
La Chiesa esprime ferma condanna "per ogni forma di antisemitismo". Il Papa, ricevendo in udienza la delegazione ebraica del centro Simon Wiesenthal in prima linea per la difesa dei diritti umani, ribadisce la necessità di "combattere ogni forma di razzismo, intolleranza e antisemitismo, preservando la memoria della Shoah e promuovendo la comprensione reciproca mediante la formazione e l'impegno sociale".In particolare, il Pontefice sottolinea come "il problema dell'intolleranza debba essere affrontato nel suo insieme: là dove una minoranza qualsiasi è perseguitata ed emarginata a motivo delle sue convinzioni religiose o etniche, il bene di tutta una società è in pericolo". Tutti, avverte il Papa, "dobbiamo sentirci coinvolti".Ricevendo la delegazione del centro Wiesenthal, papa Bergoglio ha ricordato che questo appuntamento era già stato fissato "dal mio amato predecessore Benedetto XVI, al quale avevate chiesto di poter fare visita e al quale va sempre il nostro affettuoso pensiero e la nostra preghiera".
© Riproduzione riservata
COMMENTA E CONDIVIDI

ARGOMENTI: