lunedì 19 maggio 2014
Parlando a braccio ai vescovi messicani in visita ad limina papa Francesco ha citato la droga e i migranti. Due raccomandazioni: la preghiera e la vicinanza al proprio popolo.
AL REGINA COELI «Le chiacchiere non portano armonia»  IL TESTO
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Non siete soli "di fronte a tanti problemi, così dolorosi", di fronte a "parte dei figli" del Messico "che attraversano la frontiera", a "tutti i problemi delle migrazioni, quelli che non arrivano dall'altra parte" "Ci sono figli che muoiono, figli uccisi per mano di sicari ingaggiati...". Lo ha detto il Papa ai vescovi messicani che ha incontrato per la visita "ad limina" e ai quali ha consegnato anche un discorso scritto.Il Papa ha poi citato la "droga": "Quando un contadino ti dice 'Che cosa vuoi che faccia? Se coltivo il mais vivo un mese, se invece coltivo oppio vivo tutto l'anno', voi con il vostro popolo, sempre".    "L'unica raccomandazione che io vi farei - ha aggiunto il Papa, parlando ancora a braccio - questa fatta di cuore, anche il discorso è ugualmente di cuore, ma questa è ancora più di cuore: la doppia trascendenza, la prima trascendenza è nelle preghiere al Signore: non dimenticate la preghiera. È il negoziare con Dio per il proprio popolo. Non lo dimenticate. E la seconda trascendenza, la vicinanza al proprio popolo. E con queste due cose, avanti. Con questa doppia intenzione, avanti. E voi pregate per me che io prego per voi. E molte grazie".Nel discorso scritto consegnato ai vescovi il Pontefice ha esortato i messicani e la Chiesa a unire "gli sforzi in favore della pace sociale e di una convivenza giusta, libera e democratica". Papa Francesco nel discorso cita la Vergine di Guadalupe, patrona del Messico, come esempio di sostegno alla "liberazione integrale del popolo messicano" attuato "con tenerezza", "non con la spada o la forza, ma con l'amore e la fede". "Nella attualità - afferma papa Francesco - le molteplici violenze che affliggono la società messicana, particolarmente i giovani, costituiscono uno stimolo rinnovato a promuovere questo spirito di concordia a traverso la cultura dell'incontro, del dialogo e della pace".Il Papa apprezza l'azione dei presuli e della Chiesa del Messico in tanti campi, tra cui "coloro che vivono in condizioni subumane" o "i migranti che cercano migliori condizioni di vita". Chiede di dare spazio ai laici nella Chiesa e sottolinea il valore della "pietà popolare". Particolare sottolineatura poi, nel discorso del Pontefice, per la famiglia "cellula di base della società e primo centro di evangelizzazione" nella quale tutti i membri e in particolare i figli possono sperimentare affetto, preghiera comune e la fede "come parte integrante della vita quotidiana".

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