sabato 21 settembre 2013
Il Papa all'assemblea plenaria del Pontificio consiglio delle Comunicazioni sociali: «L'incontro con Cristo è un incontro personale. Non si può manipolare». IL TESTO
Nuove nomine. Stella alla Congregazione per il clero
ABORTO
«Ogni bimbo non nato ha il volto del Signore»
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Stop alla manipolazione delle coscienze fatta attraverso un "lavaggio del cervello teologale" che non fa altro che mettere distanza all'incontro con Cristo. Il monito è stato espresso da Papa Francesco nel corso dell'udienza ai partecipanti all'assemblea plenaria del Pontificio Consiglio delle Comunicazioni Sociali."L' incontro con Cristo - ha sottolineato il Papa - è un incontro personale. Non si può manipolare".Il Papa mette in guardia la Chiesa da una tentazione ricorrente: "in questo tempo noi abbiamo una grande tentazione nella chiesa, l"acosò (termine spagnolo per indicare una sorta di molestia, ndr) spirituale, manipolare le coscienze, un lavaggio di cervello teologale, che alla fine ti porta a un incontro con Cristo puramente nominalistico, ma non con la persona di Cristo vivo". Il Papa ricorda poi che "il grande continente digitale non è solo tecnologia ma è formato da uomini e donne con la loro anima". Quindi l'appello: "c'è bisogno di sapere entrare nella nebbia dell'indifferenza e di scendere nella notte più buia"."In questo contesto - ha aggiunto il Papa - ci dobbiamo domandare: che ruolo deve avere la Chiesa con le sue realtà operative e comunicative? In ogni situazione, al di là delle tecnologie, credo che l’obiettivo sia quello di sapersi inserire nel dialogo con gli uomini e le donne di oggi, per comprenderne le attese, i dubbi, le speranze. Sono uomini e donne a volte un po’ delusi da un cristianesimo che a loro sembra sterile, in difficoltà proprio nel comunicare in modo incisivo il senso profondo che dona la fede»."E’ una sfida quella che tutti noi affrontiamo insieme, in questo contesto comunicativo - ha concluso papa Francesco - e la problematica non è principalmente tecnologica. Ci dobbiamo domandare - e qui vengo al terzo passaggio -: siamo capaci, anche in questo campo, di portare Cristo, di portare all’incontro con Cristo? Siamo capaci di comunicare il volto di una Chiesa che sia la “casa” per tutti? Far riscoprire, anche attraverso i mezzi di comunicazione sociale, oltre che nell’incontro personale, la bellezza di tutto ciò che è alla base del nostro cammino e della nostra vita, la bellezza della fede, dell’incontro con Cristo".
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