mercoledì 7 agosto 2013
​Rivolgendosi agli argentini di Buenos Aires che oggi festeggiano San Gaetano di Thiene, papa Francesco osserva: «L'incontro moltiplica la capacità di amare». E sull'elemosina: se non guardi negli occhi e non tocchi la mano del povero, hai solo gettato una moneta. GUARDA IL VIDEO
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"Dobbiamo saper incontrarci. Dobbiamo edificare, creare, costruire una cultura dell'incontro". Lo chiede papa Francesco nel videomessaggio inviato ai fedeli di Buenos Aires in occasione della festa di San Gaetano di Thiene. Fino all'anno scorso era l'allora cardinale Bergoglio, come arcivescovo di Buenos Aires, a presiedere nel Santuario di San Cayetano la celebrazione alla quale partecipano migliaia di fedeli. "Quante divergenze, guai in famiglia, sempre! Guai nel quartiere, guai sul lavoro, guai ovunque", rileva il Pontefice osservando che "le divergenze non aiutano". Serve dunque "la cultura dell'incontro. Uscire ad incontrarci", spiega citando il tema della riflessione proposta per la giornata odierna: 'Incontrarci con i più bisognosi', ovvero con quelli chehanno più bisogno di me. Con quelli che stanno passando un brutto momento, peggiore di quello che sto passando io"."C'è sempre qualcuno che se la passa peggio", sottolinea Francesco rivolgendosi ora individualmente ad ogni singolo fedele. "Ricordati bene: con San Gaetano - sono le parole del Papa nel videomessaggio - noi bisognosi andiamo incontro ai più bisognosi. Con Gesù, noi bisognosi, che abbiamo più bisogno, andiamo incontro a coloro che hanno ancora più bisogno. E magari Gesù ti va indicando il cammino per incontrarti con chi ne ha più bisogno". "Il tuo cuore - assicura il Pontefice argentino ad ogni connazionale - quando incontri chi ha più bisogno, comincerà ad ingrandirsi, ingrandirsi, ingrandirsi! Perchè l'incontro moltiplica la capacità di amare. L'incontro con l'altro ingrandisce il cuore". "Coraggio!", esorta infine il Papa parlando ancora a idealmente ciascuno, anche a chi potrebbe dire: "Da solo non so come fare". "No, no, no! Non da solo - assicura Francesco - con Gesù e con San Gaetano!"."Ciò che Gesù ci insegna, innanzitutto, è incontrarsi e, incontrando, aiutare". Non si deve lanciare dall'alto una moneta ai poveri, senza guardarli negli occhi o toccarli. Per il Papa, "la cosa importante non è guardarli da lontano o aiutarli da lontano. No, no! È andare loro incontro". "Questo è il cristiano! Questo - sottolinea - ciò che insegna Gesù: andare incontro ai più bisognosi. Come Gesù che andava sempre incontro alla gente. Egli andava ad incontrarla". Bisogna, scandisce Francesco nel videomessaggio, "andare incontro ai più bisognosi". "A volte - esemplifica - io domando a qualcuno: 'Lei fa l'elemosina?'. Mi dicono: 'Sì, padre'. 'E quando Lei fa l'elemosina, guarda negli occhi la gente a cui fa l'elemosina?' 'Ah, non so, non me ne accorgo". In questi casi, confida Bergoglio, la risposta è: "Allora Lei non ha incontrato la gente. Lei ha gettato l'elemosina ed è andato via". "Quando Lei fa l'elemosina, tocca la mano del povero o gli getta la moneta?", chiede ancora il Pontefice ai suoi interlocutori nella conversazione immaginata nel videomessaggio di oggi. "No, gli getto la moneta", gli viene risposto. "E allora - è la replica del Papa - non lo hai toccato. E se non lo hai toccato, non lo hai incontrato".

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