sabato 21 marzo 2009
Secondo giorno di visita in Angola del Santo Padre. «Oggi spetta a voi, fratelli e  sorelle offrire Cristo risorto ai vostri concittadini. «Tanti di loro vivono nella paura degli spiriti, dei poteri  nefasti da cui si credono minacciati; disorientati, arrivano al punto di condannare bambini della strada e anche i più anziani, perchè, dicono, sono stregoni».
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«Oggi spetta a voi, fratelli e  sorelle - ha detto il Papa durante l'omelia nella parrocchia di Sao Paulo a Luanda, nella seconda giornata di visita in Angola, ricordando i primi missionari  portoghesi sbarcati nell'Africa sub-sahariana 500 anni fa - di  offrire Cristo risorto ai vostri concittadini». «Tanti di loro vivono - ha spiegato - nella paura degli spiriti, dei poteri  nefasti da cui si credono minacciati; disorientati, arrivano al punto di condannare bambini della strada e anche i più anziani, perchè, dicono, sono stregoni». «Chi può recarsi da loro ad annunciare - si è chiesto - che Cristo ha vinto la notte e tutti quegli oscuri poteri?». Qualcuno obietta che la Chiesa cattolica dovrebbe convivere pacificamente con queste tradizioni rispettandone  l'autenticità». Ma ha continuato il Papa,  «Se noi siamo convinti e abbiamo fatto l'esperienza che, senza Cristo, la vita è incompleta, le manca la realtà fondamentale, dobbiamo essere convinti - ha esortato - anche del fatto che non faccia ingiustizia a nessuno se gli presentiamo Cristo e gli diamo la possibilità di trovare, in questo modo, anche la sua vera autenticità, la gioia di aver trovato la vita». «Anzi - ha concluso - dobbiamo farlo, è un obbligo nostro offrire a tutti questa possibilità di raggiungere la vita eterna».
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