sabato 10 dicembre 2011
Lo ha ricordato il Papa ricevendo una delegazione di Confcooperative e della Banche di credito cooperativo. "La Dottrina sociale della Chiesa - ha aggiunto - da sempre promuove" la "complementarietà e sussidiarietà fra la persona e lo Stato".
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"Nel campo dell'economia e della finanza retta intenzione, trasparenza e ricerca dei buoni risultati sono compatibili e non devono mai essere disgiunti". "Economia e mercato non siano mai disgiunti dalla solidarietà". Così il Papa ricevendo una delegazione di Confcooperative e della Banche di credito cooperativo. "La Dottrina sociale della Chiesa - ha aggiunto - da sempre promuove" la "complementarietà e sussidiarietà fra la persona e lo Stato", "fra singolo e bene comune". "Se l'amore è intelligente - ha rimarcato Benedetto XVI - sa trovare anche i modi per operare secondo una previdente e giusta convenienza". Stamani circa 3.000 rappresentanti del Credito Cooperativo e di Confcooperative hanno partecipato a una messa in San Pietro, organizzata per i 120 anni della Rerum Novarum in occasione del congresso nazionale del Credito cooperativo. Successivamente una delegazione è stata ricevuta in udienza dal Papa, che si è soffermato sul valore dell'esperienza cooperativistica "espressione concreta della complementarietà e della sussidiarietà che la Dottrina sociale della Chiesa da sempre promuove fra la persona e lo Stato" ed "equilibrio fra la tutela dei diritti del singolo e la promozione del bene comune, nello sforzo di sviluppare un'economia locale che risponda sempre meglio alle esigenze della collettività".In questo senso, il Pontefice ha sottolineato il ruolo e l'attualità delle cooperative, e tra queste quelle cattoliche, specie in questa "stagione di grandi cambiamenti, persistente precarietà economica, difficoltà del mondo del lavoro". "La vostra azione - ha detto - è preziosa. Anzitutto siete chiamati a offrire il vostro contributo, con specifica professionalità ed tenace impegno, affinchè l'economia e il mercato non siano mai disgiunti dalla solidarietà. Inoltre, siete chiamati a promuovere la cultura della vita e della famiglia e a favorire la formazione di nuove famiglie che possano contare su un lavoro dignitoso e rispettoso del creato che Dio ha affidato alla nostra cura responsabile. Sappiate valorizzare sempre l'uomo nella sua interezza, al di là di ogni differenza di razza, di lingua o di credo religioso, prestando attenzione ai suoi reali bisogni, ma anche alla sua capacità di iniziativa".
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