giovedì 19 marzo 2009
Terzo giorno della visita del Pontefice: «Figli e figlie d'Africa, non abbiate paura di credere, di sperare e di amare, di dire che Gesù è la Via, la Verità e la Vita». L'Africa «è chiamata alla speranza attraverso voi e in voi! Con Cristo Gesù, che ha calpestato il suolo africano, l'Africa può diventare il continente della speranza».
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«Figli e figlie d'Africa, non abbiate paura di credere, di sperare e di amare, di dire che Gesù è la Via, la Verità e la Vita». L'Africa «è chiamata alla speranza attraverso voi e in voi! Con Cristo Gesù, che ha calpestato il suolo africano, l'Africa può diventare il continente della speranza». Così Benedetto XVI si è rivolto questa mattina ai vescovi del Camerun e ai rappresentanti delle Conferenze episcopali d'Africa, ai sacerdoti e ai fedeli, durante la Messa in occasione della pubblicazione dell'Instrumentum Laboris della II Assemblea Speciale per l'Africa del Sinodo dei Vescovi - che si terrà a Roma nel prossimo ottobre - presieduta nello Stadio Amadou Ahidjo di Yaoundé. Richiamando la festa liturgica di San Giuseppe, il Papa ha anzitutto porto gli auguri «a tutti coloro che, come me, hanno ricevuto la grazia di portare questo bel nome», e ha esortato i padri e le madri di famiglia ad «avere fiducia in Dio» incoraggiandoli, «in questo nostro tempo, in cui tante persone senza scrupoli cercano di imporre il regno del denaro disprezzando i più indigenti», a non lasciarsi «affascinare da false glorie e da falsi ideali», ma a chiedere a Dio «la forza di educare la vostra famiglia come Egli vuole». Famiglia che, ha osservato, anche «nel vostro Paese e nel resto dell'Africa» oggi conosce «un periodo difficile».
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