Don Giampio Luigi Devasini, nominato da papa Francesco vescovo di Chiavari - .

Commozione, gioia e un pizzico di tristezza hanno caratterizzato l’annuncio della nomina di Giampio Luigi Devasini, vicario generale di Casale Monferrato, a nuovo vescovo di Chiavari nominato ieri da papa Francesco. Succede a monsignor Tanasini, classe 1945, che per 17 anni ha guidato la diocesi ligure (2004-2021).

La comunicazione è stata data dal vescovo della diocesi piemontese, Gianni Sacchi, oggi alle 12 nella Cattedrale di Casale. Accanto a monsignor Sacchi c’era l’emerito di Mondovì, Luciano Pacomio, originario del casalese. Particolarmente commosso il vescovo Sacchi ha confessato che dopo aver ricevuto la missiva sono affiorati in lui vari sentimenti «di gioia per te che sei stato chiamato ad una responsabilità impegnativa» ma anche di gioia perché «questa nostra diocesi povera di forze e di sacerdoti è stata in grado di offrire alla Chiesa e all’episcopato uno dei suoi sacerdoti più capaci».

Don Devasini è nato ad Alessandria nel 1962, sacerdote dal 2002. Laureato in Giurisprudenza, ha ottenuto il baccalaureato in Teologia presso la Facoltà teologica dell’Italia settentrionale. Oltre ad essere vicario generale da 5 anni, svolge in diocesi diversi ruoli tra cui canonico della Cattedrale delegato vescovile per i rapporti con le Soprintendenze, vice rettore del Santuario “Madonna di Crea” e responsabile della Penitenzieria, parroco di Pontestura e Quarti. Incarichi che manterrà fino alla sua consacrazione che avverrà in Cattedrale a Casale il prossimo 29 maggio.

Le sue prime parole, dopo aver ringraziato tutti i presenti sono state quelle di un ricordo. «Poco più di tre anni fa ebbi sentore che sul mio conto erano in corso le indagini previste per i candidati all’episcopato. Mi agitai molto, poi tutto calò nel silenzio e tornai sereno». Una tranquillità terminata nei giorni della Settimana Santa, quando il 29 marzo è stato interpellato dalla Nunziatura. «Confesso di aver provato paura di fronte a questa sorpresa che viene dal Signore, ma so che il Signore mi darà luce e forza per svolgere al meglio nonostante i miei numerosi limiti il servizio che mi ha affidato e che io non ho in nessun modo cercato. So che potrò contare sui fratelli e le sorelle di Chiavari».
Sulla stessa lunghezza d’onda è stato il commento con cui a Chiavari il vescovo Tanasini ha accolto la nomina del suo successore: «Vorrei dire tutto il mio calore nei confronti del nuovo vescovo: lo sento già mio pastore, come vostro».
E proprio ieri mattina nella Cattedrale di Nostra Signora dell’Orto si sono raccolti numerosi sacerdoti, insieme a diversi laici del Consiglio Pastorale diocesano: la lettura della nomina, a mezzogiorno, è stata accompagnata dal tradizionale suono delle campane a festa.

«Il primo ringraziamento va a Papa Francesco che non ha lasciato senza pastore questa nostra Chiesa – è la confidenza di Tanasini –. A monsignor Giampio rivolgiamo tutto il nostro affetto e la nostra stima, in attesa di incontrarlo e di accoglierlo nel migliore dei modi. Credo che sia provvidenziale questo avvicendamento».

Tanasini continuerà a reggere la Chiesa di Chiavari come amministratore apostolico fino alla presa di possesso del successore Devasini. «Pensavo al giorno in cui ho fatto il mio ingresso in Cattedrale, – ha aggiunto Tanasini – sembrava ieri. In questi anni ho insistito molto sul fatto di essere e sentirci “famiglia” mantenendo relazioni familiari, non secondo un modo di fare artificioso, ma fortemente convinto che questo fosse il compito del vescovo». La data di ingresso del nuovo pastore non è ancora stata fissata: «Rimarrò a Chiavari come emerito – conclude Tanasini –. Confido di avere con il nuovo vescovo un rapporto fraterno».