lunedì 19 ottobre 2015
Per 22 anni alla guida della diocesi pisana, Plotti è stato anche vicepresidente della Cei dal 2000 al 2005. Per due anni si occupò anche della diocesi di Trapani su incarico della Santa Sede.
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È morto nel primo mattino di lunedì al Policlino Gemelli di Roma, dov’era ricoverato, l’arcivescovo emerito di Pisa monsignor Alessandro Plotti, vicepresidente della Cei dal 2000 al 2005, fino al 2006 presidente della Conferenza episcopale toscana. Nato a Bologna nel 1932, era stato ordinato sacerdote nel 1959. Dapprima parroco a Roma, assistente spirituale e docente di Teologia alla facoltà di Medicina dell’Università Cattolica, nel 1980 venne nominato vescovo ausiliare di Roma. La nomina a Pisa arrivò nel 1986: qui restò 22 anni lasciando un’impronta profonda per il suo forte carisma umano e pastorale, con la ristrutturazione della Curia, la creazione di centri pastorali per evangelizzazione e catechesi, culto e santificazione, pastorale territoriale e d’ambiente e di servizi sociali e caritativi. Nel 2007 ospitò a Pisa – insieme alla diocesi di Pistoia – la Settimana sociale dei cattolici italiani. Nel febbraio 2008 la rinuncia per raggiunti limiti di età. Ma il ritiro a Roma durò poco: nel 2012 venne infatti nominato amministratore apostolico della diocesi di Trapani, in seguito alla rimozione dall’incarico del vescovo Miccichè, incarico che Plotti mantenne fino al 3 novembre del 2013, quando la diocesi fu affidata al nuovo vescovo Pietro Maria Fragnelli. Monsignor Plotti è stato anche assistente e poi presidente nazionale dell’Unitalsi (1983-2000). L’attuale aarcivescovo di Pisa, monsignor Giovanni Paolo Benotto, ha comunicato la notizia della morte del predecessore in una lettera alla diocesi: «Lo raccomandiamo al Signore perché nel suo amore lo accolga nella gioia dei Santi, e lo ringraziamo per tutto il bene che ha compiuto nella nostra e sua Chiesa di Pisa nei 22 anni del suo episcopato pisano».

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