giovedì 7 aprile 2016
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Le opere di misericordia spirituale si fanno incontro. Alla città. Alle sue ferite, alle sue speranze. Alla sua vocazione: la fedeltà alla fede e alla giustizia. Come sta scritto nel marmo di Palazzo Loggia, la sede del Comune: Fidelis Brixia fidei et iusticiae consecravit. Si intitola «Sette opere di misericordia spirituale. Sette opere di vita» il ciclo di incontri organizzato dalla diocesi di Brescia con la Facoltà di Lettere e filosofia dell’Università Cattolica. La sfida: riscoprire, nelle opere di misericordia, l’energia rigeneratrice dell’identità e dignità personale, ma anche del tessuto di relazioni del «corpo sociale ». Il ciclo è parte dell’itinerario «Aspettando il Festival» – quattro mostre, 25 eventi nei quartieri della città, cinque domeniche con l’organo nelle chiese di periferia e, appunto, i sette incontri sulle opere di misericordia spirituale – che in queste settimane prepara la via al «Festival della Comunità» del 23-29 maggio. Tutto questo nell’ambito del percorso triennale Corpus Hominis, ispirato nel 2015 alle opere di misericordia corporale, mentre nel 2017 si guarderà alle Beatitudini, e che ogni anno, nella settimana del Corpus Domini, culmina nel «Festival». Apre il ciclo «La strada della misericordia e le risposte della cultura. Consigliare i dubbiosi», martedì 12 aprile alle 18 nel Coro delle Monache del Museo di Santa Giulia, con Roberto Righetto, già caporedattore cultura di Avvenire, e il teologo monsignor Giacomo Canobbio. Gli altri incontri: il 18 aprile «La sapienza necessaria. Insegnare agli ignoranti» con Ferruccio Parazzoli, scrittore, e Alessandro Zaccuri, giornalista di Avveniree scrittore; il 26 aprile «La consolazione del fare. Consolare gli afflitti» con suor Giusy Stevanin, medico all’hospice per malati terminali Domus Salutisdi Brescia, e Nicolangelo D’Acunto, medievista; il 2 maggio «Cosa è giusto, cosa è la giustizia? Ammonire i peccatori» con l’ex magistrato Gherardo Colombo e l’avvocato Piergiorgio Vittorini; il 9 maggio «Pensare gli ambienti di vita degni della nostra storia. Pregare Dio per i vivi e per i morti» con l’architetto Mario Botta e l’operatore culturale Tino Bino; il 23 maggio «Comunicare è molesto? Sopportare pazientemente le persone moleste» con Silvano Petrosino, filosofo della comunicazione, e Giacomo Scanzi, direttore dell’Editoriale Bresciana, per anni alla guida del Giornale di Brescia; il 27 maggio «Quasi senza parole: l’ultima testimonianza. Perdonare le offese» con Claudia Francardi e Irene Sisi, fondatrici dell’associazione AmiCainoAbele, e lo scrittore Luca Doninelli. Fra i 25 eventi nei quartieri, l’incontro del 10 maggio in Duomo Vecchio (alle 20,30) col vescovo di Brescia Luciano Monari. Stessa sede per la mostra Nutrire il mondo con la bellezza che per la prima volta porta a Brescia l’artista francese Arcabas. Altra mostra: San Filippo Neri, il santo della gioia e della misericordia dal 16 aprile al 26 giugno al Museo diocesano. Su iniziativa del Movimento dei Focolari, ecco invece la mostra Dio Misericordia di Michel Pochet, con 19 opere che dopo aver «abitato » diversi «luoghi della misericordia » in città, dal 7 maggio si «raccoglieranno » nella Pieve di Urago Mella. Il calendario completo su www.corpushominis. it. © RIPRODUZIONE RISERVATA
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