sabato 26 marzo 2011
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L'Azione Cattolica auspica che "l'intervento internazionale in terra libica riesca nell'obiettivo immediato di far cessare il fuoco e impedire al regime libico atrocità contro la popolazione". "È necessario - afferma però in una nota - che tale intervento sia depurato da motivazioni di ordine esclusivamente economico-commerciale, e che le azioni militari, sempre foriere di povertà e sofferenza per l'inerme popolazione civile, siano subordinate all'iniziativa diplomatica e politica delle Nazioni Unite".Secondo l'associazione ecclesiale, non deve cioè essere lasciato cadere nel vuoto l'appello di Benedetto XVI, per il quale si devono avere a cuore  "anzitutto l'incolumità e la sicurezza dei cittadini" e "l'accesso ai soccorsi umanitari". "I responsabili - si legge nel testo - siano soprattutto operatori di giustizia e di solidarietà, vicini al popolo libico che soffre e spera". "Chiediamo - conclude infine l'Azione Cattolica - che un'autentica unione d'intenti in sede internazionale, unita al pieno riconoscimento della libertà del popolo libico, sia la strada maestra per una soluzione democratica e positiva per il futuro del paese".
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