lunedì 12 ottobre 2015
Il drammatico racconto della prigionia a Tv2000. Il religioso era stato rapito lo scorso 21 maggio in Siria. Ancora nessuna notizia di padre Dall'Oglio.
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"Quasi tutti i giorni c'era qualcuno che entrava nella mia prigione e mi domandava chi siete? Io rispondevo: sono nazareno, cioè cristiano. Allorasei un infedele, gridavano. E visto che sei un infedele se non ti converti ti sgozzeremo con un coltello. Ma io non ho mai firmato l'atto di abiura del cristianesimo". Così il sacerdote siro-cattolico Jacques Murad, in un'intervista al Tg2000, il telegiornale di Tv2000, ha raccontato alcuni particolari della sua prigionia in Siria durata circa cinque mesi. Padre Murad, priore del monastero di Mar Elian ad Al Qariatayn, a sud-ovest di Homs, in Siria, era stato rapito nel maggio scorso nei pressi del luogo di culto distrutto ad agosto dall'Is. "Questo è il miracolo - ha aggiunto padre Murad - che il buon Dio mi ha dato: mentre ero prigioniero aspettavo il giorno della mia morte ma con una grandissima pace interiore. Non avevo alcun problema a morire per il nome di nostro Signore, non sarei stato il primo né l'ultimo, ma uno tra le migliaia di martiri per Cristo".Il priore ha ricordato, al microfono di Nicola Ferrante, che era stato "prelevato il 21 maggio dal monastero di Mar Elian da alcune persone armate che mi hanno catturato insieme a un altro giovane. Erano di un gruppo del Daesh, cioè l'Is, proveniente dalla città di Al Qariatayn. Per i primi quattro giorni siamo rimasti sulle montagne, chiusi in una macchina del monastero su cui ci avevano portato via. Poi siamo stati condotti a Raqqa e laggiù siamo stati tre mesi in una prigione vicino alla città. Finché l'11 agosto siamo stati condotti nei pressi di Palmira, dove sono prigionieri altri 250 cristiani della città di Al Qariatayn".
Padre Murad ha rivelato, inoltre, alcuni dettagli della sua liberazione: "Mi sono camuffato per lasciare Al Qariatayn e sono fuggito su una moto con l'aiuto di un amico musulmano. Ma adesso sto lavorando con un prete ortodosso e altri amici beduini e musulmani per far uscire gli altri 200 cristiani ancora prigionieri. Proprio oggi, ad esempio sono potuti scappare altri 40 cristiani". "Voglio ringraziare tutti quelli che - ha concluso padre Mourad - hanno pregato per la mia liberazione. È un miracolo che un prete sia stato liberato dalle mani dell'Is".
La liberazionePadre Jacques Murad è stato liberato sabato scorso dopo una prigionia iniziata lo scorso 21 maggio. Priore del monastero di Mar Elian e parroco della comunità di Qaryatayn, ora padre Mourad sarebbe nel villaggio di Zaydal, a circa 5 chilometri dalla città di Homs e le sue condizioni di salute sarebbero buone. Ieri avrebbe celebrato la Messa. Il sacerdote siro-cattolico appartiene alla comunità di Mar Musa El Habashi, fondata dal padre gesuita Paolo Dall'Oglio, rapito il 29 luglio 2013 nell'area di al Raqqua, attuale roccaforte dello Stato islamico.Amico e collaboratore del sacerdote gesuita italiano, è stato uno dei primi monaci della comunità di Mar Musa e, a dispetto dei pericoli derivanti dal conflitto e delle minacce di sequestro, non aveva voluto abbandonare la propria gente.
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