giovedì 19 ottobre 2023
Il 24 ottobre a San Pietro il primo dei quattro incontri su cura e guarigione. Tra gli altri temi la crisi della Chiesa, la persecuzione e la comunione fraterna. Vecchioni e Pancalli tra gli ospiti
I cardinali Ravasi (a sinistra) e Gambetti con la giornalista Vania De Luca, alla presentazione di Lectio Petri

I cardinali Ravasi (a sinistra) e Gambetti con la giornalista Vania De Luca, alla presentazione di Lectio Petri - Ufficio stampa

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A lezione da San Pietro. Dalla sua umanità, dalla sua fede e dai suoi gesti ispirati da Gesù. Si incentra su queste coordinate il nuovo ciclo di incontri "Lectio Petri", promosso dalle Fondazioni "Cortile dei Gentili" e "Fratelli tutti", che prenderà il via nella Basilica di San Pietro il 24 ottobre prossimo alle 19,00 con la partecipazione dei cardinali Gianfranco Ravasi e Mauro Gambetti, rispettivamente presidente emerito del Pontificio Consiglio della Cultura e arciprete della Basilica Vaticana. E proprio quest'ultimo, nella conferenza stampa di oggi, 19 ottobre, ha sottolineato "la grande attualità del primo Papa", dato che "la sua vicenda umana - ha sottolineato - assomiglia per molti versi a quella di molti di noi, oggi". La sua lezione, perciò, é una risorsa per la Chiesa e per il mondo".

Questa lezione sarà esplorata, a partire dalla Scrittura, nei quattro incontri. Nel primo ciclo dello scorso anno (che ha visto una presenza media di un migliaio di persone, più quelli via streaming - e anche quest'anno sarà possibile seguirli online) i testi di riferimento erano quelli dei Vangeli e delle Lettere del principe degli Apostoli. Quest'anno, invece, Ravasi - che è il relatore principale - prenderà spunto dagli Atti degli Apostoli. Nella prima Lectio, quella del 24 ottobre appunto, ha preannunciato il cardinale, verrà smentito un famoso aforisma di Nietzsche, secondo cui "nella storia c'è stato un solo cristiano vero. E purtroppo si è spento sulla croce". "Gli Atti degli Apostoli - ha fatto notare il porporato - dimostrano il contrario. Pietro fa le stesse guarigioni di Gesù. Stefano muore pronunciando le stesse parole del Signore. Questo incontro, dunque, sarà diretto a esaminare la potenza della parola che salva, parlando proprio delle guarigioni operate da san Pietro". Il tema della cura e della guarigione, presenti sin dalle origini del cristianesimo ("nel Vangelo di Marco - ha ricordato Ravasi - il 47 per cento della narrazione è occupato dalle guarigioni operate da Gesù"), sarà affrontato anche con il contributo del presidente del Comitato Italiano Paralimpico, Luca Pancalli, mentre i lettori saranno un non vedente e un sordomuto, che verrà tradotto (contrariamente a quanto di solito si fa) per i parlanti e gli udenti.

Il secondo incontro, in programma il 21 novembre, sarà dedicato a approfondire il tema della crisi interna alla Chiesa delle origini, in riferimento al Concilio di Gerusalemme. Anche in questo caso Ravasi ha sottolineato l'attualità dell'argomento. "C'era un'ala che potremmo definire conservatrice - ha spiegato - che faceva capo a Giacomo, il vescovo di Gerusalemme, per la quale i nuovi cristiani provenienti dal paganesimo dovevano essere circoncisi, e l'ala progressista, impersonata da Paolo che invece non lo riteneva necessario. Prevalse quest'ultima, con Pietro nelle vesti del mediatore, anche se inizialmente egli era più vicino ai conservatori".

Martedì 23 gennaio 2024, nel terzo incontro, si parlerà invece della persecuzione, prendendo spunto dall'incarcerazione di Pietro e infine il 27 febbraio, nel quarto e ultimo appuntamento del ciclo, si parlerà di comunione (koinonia) fraterna, in riferimento a Atti 4,32 "avevano un cuore solo e un'anima sola e fra loro tutto era comune". "Questo ritratto della Chiesa ideale non è comunismo cristiano - ha detto Ravasi, - perché le ragioni della koinonia sono di tipo trascendente. L'incontro ci aiuterà a mettere a fuoco la dimensione utopica del cristianesimo, il suo tendere in alto, che rischiamo di perdere oggi, con una certa tentazione al ribasso".

Tra gli ospiti previsti in questi appuntamenti ci saranno la storica Emma Fattorini, il cantautore Roberto Vecchioni, le giornaliste Francesca Fagnani e Gaia Tortora, l'attrice e conduttrice Beatrice Fazi.


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