domenica 3 aprile 2016
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« Q uesto luogo mi sta facendo scoprire una serenità che difficilmente si può raggiungere altrove». Parola dei vincitori della scorsa edizione del concorso “In un altro mondo”. Ognuno, nell’estate 2015, ha appuntato sul sito www.inunaltromondo.it un personale romanzo di formazione 2.0. Miranda Ventrella, 21 anni, foggiana, studentessa di Scienze dell’alimentazione, ha staccato un biglietto per la Providence Home di Barrackpore, dove quattro suore accolgono e formano 40 bambine a rischio delle baraccopoli di Calcutta. «Vai, scopri e tornerai arricchito » appunta. Giocando impara la resurrezione quotidiana. «Non essere amati, non voluti, dimenticati. È questa la grande povertà, peggiore del non aver niente da mangiare. Per migliaia di ragazze le comunità cristiane sono la loro famiglia». Un giorno dopo l’altro la parola che meglio la definisce è «cambiamenti ». «D’ora in poi lascerò che il mio cuore mi guidi un po’ di più». Marta Moscardi, 26 anni, da Lumezzane (Brescia), terapista neuro e psicomotoria, alla Little Nazareth Home di Manila, nelle Filippine, sostenuta dall’8xmille, aiuta le suore dell’Annunciazione nell’istruzione delle bambine più povere. «Salamat», grazie, è la chiave del suo viaggio. «Lasciati portare dal bambino che sei stato» appunta, mentre condivide giochi e osserva quale alternativa sia quel tetto, quale futuro senza violenza assicuri a chi cresce nelle baraccopoli della città con la più alta densità abitativa del mondo. Remark Temali, 20 anni, nato a Bra (Cuneo) e di origini albanesi, scopre quanti minori le case e i centri professionali di Amani for Africa, in Kenya, tengano lontano da povertà e violenza. «Loro sorridono e penso che i veri eroi non hanno tute attillate e mantello». O ancora «gli imprevisti rendono le mie giornate sempre migliori. Sono felice». In Etiopia, a Debre Markos, tra donne da alfabetizzare, prevenzione dell’Hiv, microcredito, Giovanni Ceccarelli, 28 anni, di Mombaroccio (Pu), scrive: «Ho cambiato prospettiva ». Difendere gli ultimi cambia la vita. Laura Del Sere © RIPRODUZIONE RISERVATA
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