sabato 26 marzo 2016
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PALERMO «La fede in Gesù è qualcosa che dà coraggio, anche nei momenti più difficili. Forse è questo che mi ha toccato di più del cristianesimo ». I suoi allegri occhi a mandorla brillano di una luce nuova, mentre accarezza il suo piccolo Emanuele che gironzola per la stanza, segno vivente delle sue nuove radici palermitane. Thuy Trang Bui ha 28 anni, è nata e cresciuta in Vietnam e questa sera entrerà a far parte della Chiesa cattolica assieme ad altri 12 catecumeni, che riceveranno i sacramenti dell’iniziazione cristiana dalle mani dell’arcivescovo di Palermo Corrado Lorefice. Tra i nuovi battezzandi ci sono uomini e donne di ogni nazionalità, ci sono ghanesi, tamil, ivoriani, italiani; ogni anno sembra che il mondo si riunisca nell’antica cattedrale normanna per rinnovare la sua sequela a Cristo, ma una vietnamita non c’era mai stata. E Thuy, che adesso abbraccerà il nome di battesimo di Maria, è arrivata a questo passo per amore. Laureata in geologia ambientale, questa giovane, buddista per tradizione familiare, si è specializzata in Germania, a Dresda, e proprio in questo periodo in Europa è avvenuto il primo avvicinamento alla fede cristiana. «Non avevo mai conosciuto cristiani nel mio Paese – racconta –, poi in Germania ho visto che i miei amici cattolici per qualsiasi cosa si rivolgevano a Gesù. Così, per curiosità, ho cominciato a visitare le chiese, ho assistito a una Messa, ho voluto saperne di più». Nel 2011, però, avviene l’imprevedibile. Durante una vacanza a Roma con tre amici conosciuti a Dresda, questi giovani stranieri vengono rapinati sull’autobus e si rivolgono alla polizia. In servizio c’è un agente palermitano, Igor Gelarda, cattolico, appassionato e attento conoscitore di arte e monumenti. Scocca una scintilla che non si spegnerà. Thuy e Igor, infatti, cominciano a frequentarsi e un anno e mezzo fa decidono di sposarsi con rito misto. Thuy ha già cominciato il cammino di preparazione al Battesimo, seguita dal Servizio catecumenale dell’arcidiocesi di Palermo, guidato dal diacono Giovanni Di Simone. Le comboniane suor Valeria Gandini e suor Abrehet Petros l’hanno seguita in tutto il percorso di formazione e catechesi e le saranno accanto questa sera, insieme col marito e con il loro bambino. L’emozione di Thuy è palpabile. La sua famiglia d’origine, che andrà a riabbracciare tra qualche giorno, ha accettato serenamente la conversione. Lei, con la delicatezza e l’eleganza degli orientali, resta nella sua riservatezza: «Mi piace l’atmosfera che si respira nelle chiese. È qui che mi rivolgo a Gesù, soprattutto nei momenti di bisogno. Lui è sempre con chi lo invoca, è sempre disponibile. È questa la bellezza del cristianesimo ». © RIPRODUZIONE RISERVATA PALERMO. Thuy Trang Bui con il marito e il figlio
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