venerdì 9 giugno 2023
Il 9 giugno lungo la Penisola un ricco programma di visite, mostre, escursioni e concerti nei luoghi sacri
L'abbazia a Carceri (Padova)

L'abbazia a Carceri (Padova) - .

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Si riflette sul presente e sul futuro, si va alla ricerca delle radici storiche, culturali, religiose, si discetta di filosofia e teologia, si visitano mostre, si ascolta musica. Tutto questo durante «La Lunga Notte delle Chiese», prima notte bianca dei luoghi di culto, nata nel 2016 da un'idea di Stefano Casagrande, e oggi organizzata dall'associazione BellunoLaNotte.com da lui presieduta. Dopo l'esordio a Belluno, la manifestazione è andata crescendo di anno in anno.

«Scherzando, dico che l'iniziativa c'è un po' sfuggita di mano - riprende Casagrande -. Siamo all'ottava edizione, che si svolgerà oggi, ma c'è anche chi si è organizzato per due, tre giorni, e vedrà il coinvolgimento di centotrenta diocesi italiane con già duecento eventi in programma, in aggiornamento continuo perché chiunque può aderire in qualsiasi momento. Interessante è il carattere ecumenico dell'iniziativa, che gode del supporto e della partecipazione, non solo delle chiese cattoliche, ma anche di quelle valdesi e metodiste».

Tema di quest'anno è una semplice domanda: “Dove sei?” «In questo tempo di incertezza, credo che molti se lo chiedano - riprende Casagrande -. Il tema non è una scelta nostra, nasce in maniera collaborativa. Qualche giorno dopo la conclusione della manifestazione, inviamo un questionario a chi ha partecipato chiedendo un feed back e anche di indicarci un'idea di tema per anno successivo. Questo ci permette di sondare la sensibilità dei territori e far sì che le comunità si sentano parte dell'iniziativa. Tutto quello che arriva, centinaia di risposte, suggerimenti, riflessioni vengono sintetizzati in quello che sarà appunto il tema dell'anno dopo». Dalla Calabria alla Valle d'Aosta, dal Friuli Venezia Giulia alla Sardegna, dalla Lombardia all'Abruzzo: La Lunga Notte delle Chiese è anche un cammino lungo la Penisola, che si snoda tra chiese, pievi, abbazie e monasteri, noti e meno noti. «Anche i luoghi normalmente di difficile accesso al pubblico, vengono illuminati attraverso concerti, conferenze, mostre, visite guidate, escursioni, laboratori per bambini. Il fatto di non dare troppi vincoli o limitazioni fa sì che ogni diocesi, ogni parrocchia, o associazione, possa dare spazio alla propria creatività. E il risultato è davvero variegato», dice ancora il presidente.

In effetti, consultando il sito (https://www.lunganottedellechiese.com/), ci si accorge che c'è proprio l'imbarazzo della scelta. Si prospetta originale per lo sguardo sull'attualità, lo spettacolo che si terrà nell'abbazia camaldolese di Santa Maria Annunziata, a Carceri (Padova), dedicato alle “Vie d'acqua, vie di salvezza - Passaggi sul tema dell'acqua, tra fede, arte e storia locale”, ideato dal Gruppo catechesi per l'arte, con il coordinamento di don Lorenzo Voltolin, responsabile del Centro Scout del Triveneto. Riprenderanno vita i personaggi che sono stati realmente i protagonisti dell'abbazia nel periodo della Serenissima, per narrare fatti e situazioni inediti, tratti da documenti storici e, soprattutto, degli Annali Camaldolesi, i preziosi registri nei quali i monaci annotavano con scrupolo le vicende dell'epoca. In questi territori, dove l'acqua è sempre stata protagonista di vita, rievocare il passato servirà a riflettere su quanto quella stessa acqua in queste settimane ha portato distruzione e morte ponendo, così, inquietanti interrogativi sul futuro, e richiamando alla responsabilità nei confronti del pianeta.

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