sabato 12 ottobre 2013
Oggi in piazza San Pietro la meditazione con il Papa. Ieri il Papa ha ricevuto i delegati della Comunità ebraica di Roma, guidati dal rabbino capo Di Segni: «L'antisemitismo sia bandito dal cuore di ogni uomo».
L'INCONTRO CON LA COMUNITA' EBRAICA «Un cristiano non può essere antisemita» | IL TESTO | Antidoto memoria di Marco Impagliazzo
L'assegno del Papa a un'anziana derubata
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Arriverà oggi pomeriggio, alle 14, e già domani sera farà ritorno "a casa". Il primo a renderle omaggio, lungo il percorso dall’eliporto vaticano a Santa Marta, dove sarà accolta da Francesco, sarà il papa emerito Benedetto XVI. Quindi, alle 16, giungerà in processione in piazza San Pietro, a caratterizzare «in modo del tutto particolare» le giornate mariane che, oggi e domani, arrivano quasi a chiusura dell’Anno della fede.Parliamo della statua originale della Madonna di Fatima, che «solo per eventi del tutto eccezionali e straordinari – ha spiegato ieri l’arcivescovo Rino Fisichella, presidente del Pontificio Consiglio per la promozione della nuova evangelizzazione, presentando alla stampa la "Giornata mariana" – lascia il Santuario» portoghese, meta ogni anno di milioni di pellegrini (l’ultima volta era accaduto nel Grande Giubileo dell’Anno 2000, quando Giovanni Paolo II il 13 maggio compì l’Atto di affidamento). «Nella Lettera apostolica Porta fidei – ha ricordato il presule citando il documento d’indizione dell’Anno della fede, con la quale si indiceva l’Anno della fede – Benedetto XVI poneva in primo luogo la figura di Maria come icona insuperabile della fede in Gesù». In forza di questo, dunque, «non poteva mancare durante l’Anno della fede, un evento da dedicare alla pietà mariana».La scelta della Giornata mariana, ha poi spiegato Fisichella, «è stata intenzionalmente voluta il 13 ottobre», data in cui avvenne «l’ultima apparizione della Vergine ai pastorelli Giacinta, Francesco e Lucia nel 1917». La Vergine, ha poi aggiunto monsignor José Octavio Ruiz Arenas, segretario del medesimo dicastero vaticano, tornando a sottolineare il valore di Maria come "icona" della fede, «è sempre stata presente nella Chiesa per condurci verso suo Figlio. Amarla è un dovere di figli, che, lungi dal restringere il nostro amore e la nostra dedizione al Signore, li esalta, giacché in lei troviamo la figura ideale che dobbiamo imitare per dare così un vero significato alla sua relazione materna con noi, perché Maria ci facilita l’incontro personale» con Cristo. «Non dimentichiamo – ha aggiunto ricordando il Concilio ecumenico Vaticano II, che «Maria “occupa nella santa Chiesa il posto più alto dopo Cristo e il più vicino a noi”, perché appartiene alla nostra stessa progenie e alla nostra storia».Fisichella, ricordata la grande devozione di papa Wojtyla alla Madonna di Fatima, illustrando ai giornalisti il percorso che seguirà la statua dal momento del suo arrivo, ha messo in risalto come «con papa Francesco si è pensato fosse un gesto significativo far fermare la processione per consentire a Benedetto XVI questo momento di preghiera personale, che rappresenta in qualche modo una restituzione della visita che l’allora Pontefice compì a Fatima nel 2010». Oggi, dopo la preghiera in piazza San Pietro, la statua sarà trasportata al Santuario del Divino Amore, dove sarà recitato il Rosario in collegamento con alcuni Santuari del mondo, seguito da una Veglia di preghiera che si estenderà per tutta la notte, fino ad attendere i pellegrini che tradizionalmente giungono al Santuario all’alba. Domattina quindi ritornerà in Vaticano per ripetere la processione attraverso piazza san Pietro, con inizio alle 9,30, cui seguirà la Messa presieduta dal Papa, che al termine, prima dell’Angelus, compirà l’Atto di Affidamento alla Madonna.
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