Un particolare del presepe allestito in Piazza San Pietro l'anno scorso - Siciliani
Mancano 92 giorni a Natale e il Vaticano si prepara. Quest’anno il presepe che verrà allestito in Piazza San Pietro, arriva da Grado, importante centro lagunare in provincia di Gorizia mentre proviene da Ledro, in Trentino, l’abete rosso, alto 29 metri, che verrà innalzato accanto alla riproduzione della Natività. Quanto alla tempistica il Governatorato dello Stato della Città del vaticano informa che l’udienza con il Papa è prevista la mattina di sabato 7 dicembre mentre la tradizionale inaugurazione e illuminazione del grande presepio e dell’albero di Natale, si terranno, in Piazza San Pietro, alle 17. A presiedere la cerimonia sarà il cardinale Fernando Vérgez Alzaga, presidente del Governatorato stesso, alla presenza della segretaria generale suor Raffaella Petrini.
Una Natività artigianale
Il presepe di Grado è ambientato nella grande laguna vivente, ricca di oltre un centinaio di mote, cioè di piccoli isolotti, che si estende accanto all’isola, con la Natività che trova spazio all’interno di un casóne, la caratteristica costruzione di canne abitata dai pescatori. L’ambientazione che è stata scelta, informa una nota, è quella dei primi anni del secolo scorso quando in laguna abitavano ancora diverse centinaia di gradesi. L’ambiente proposto sarà ricco di dettagli, anche con la vegetazione autoctona e l’avifauna locale. Il casóne è stato ottenuto con elementi di legno, rivestito con cannucce palustri e protetto da lunghi argini lagunari, questi ultimi modellati a mano, pezzo per pezzo, dagli stessi volontari.
Molto significativo anche il modo in cui è stato ottenuto il presepe visto che a costruirlo sono stati una quarantina di volontari, tutti professionisti, artigiani tra cui costruttori di casóni, fabbricanti di pontili, maestri d’ascia per la creazione delle batele, tipiche barchette a fondo piatto, pescatori per la realizzazione di reti da pesca e naturalmente artisti per la realizzazione delle statue, in buona parte appartenenti a diverse associazioni locali con capofila i Portatori della Madonna di Barbana. Si tratta di un’importante iniziativa che in un certo senso corona l’esperienza maturata da circa 25 anni con l’organizzazione nell’isola di Grado, fra le calli del centro storico, accanto alle patriarcali basiliche e al porto, di una delle più importanti rassegne presepiali del Friuli Venezia Giulia dove spiccano esposti i grandi presepi realizzati dalle associazioni locali. Da evidenziare, prosegue la nota, che all’interno dell’ambientazione sono ubicate anche alcune briccole che segnalano i canali navigabili e indicano la direzione per raggiungere località vicine alla città di Grado come Aquileia, Trieste e Venezia o per visitare il Santuario Mariano della Incoronata Vergine di Barbana risalente all’anno 582, ubicato su un isolotto nel mezzo della stessa laguna gradese.
Il grande abete rosso
Circa la scelta dell’abete rosso proveniente da Ledro, un comune sparso di circa 5.000 abitanti, nel Trentino Alto-Adige, il servizio di custodia forestale ha osservato le richieste del Servizio Giardini e Ambiente del Governatorato dello Stato della Città del Vaticano, cioè che fosse collocato in un punto raggiungibile e ben rivestito da rami. La selezione è stata fatta nel rispetto della sostenibilità, individuando pertanto alberi più maturi, il cui prelievo rappresenta un naturale ricambio. Il comune di Ledro, composto da quindici frazioni e noto per il lago dalle acque cristalline, vanta un sito Unesco nel suo territorio. Infatti, Ledro divenne famoso nell’autunno del 1929, dopo il ritrovamento di circa 10.000 palafitte risalenti all’Età del Bronzo sulla sponda orientale del lago, nei pressi di Molina. La scoperta fu resa possibile dall’abbassamento del livello del lago per i lavori della centrale idroelettrica in costruzione a Riva del Garda. Negli anni Settanta, vi venne allestito il Museo delle palafitte del lago di Ledro, sede territoriale del Museo delle Scienze (Muse). Si tratta di un complesso museale che illustra la vita quotidiana dell’Età del Bronzo, con ricostruzioni e resti originali del villaggio di palafitte (2.200-1350 a.C.). Nel 2011, il sito è stato proclamato Patrimonio dell’Unesco.
Oltre all’abete scelto per la Piazza, verranno portati in Vaticano anche altri alberi di dimensioni più piccole, decorati da associazioni e cittadini di Ledro, dell’Alto Garda e delle città gemellate, cioè da una località tedesca e da otto comuni della Repubblica Ceca. Questi alberi addobbati verranno esposti in uffici e palazzi della Santa Sede. L’albero e il presepe rimarranno esposti fino alla conclusione del Tempo di Natale, che coincide con la festa del Battesimo del Signore, domenica 12 gennaio 2025.