mercoledì 14 maggio 2025
Ritrovato a San Siro l'atto di battesimo di Jacques Martino, nato nella città dei fiori l'1 gennaio 1806. Il vescovo Suetta: "Ora tocca agli studiosi dimostrare l'ascendenza, ma ne saremmo orgogliosi"
La registrazione del battesimo di Jacques Martino, possibile trisnonno di papa Leone XIV, presso la cattedrale di San Siro a Sanremo

La registrazione del battesimo di Jacques Martino, possibile trisnonno di papa Leone XIV, presso la cattedrale di San Siro a Sanremo - Foto Diocesi Ventimiglia/Sanremo

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Nella caccia alla ricerca delle radici italiane di papa Leone XIV, spuntano quelle che paiono essere le prime conferme. E’ difatti stato trovato a Sanremo l’atto di battesimo del trisnonno da parte di madre di Robert Francis Prevost.

Come anticipato dal sito americano AvoyellesToday.com (ripreso dall’Ansa), che ha effettuato una ricerca genealogica online e ne pubblica una possibile foto, c’è un probabile avo del Pontefice che è stato battezzato a Sanremo. Si tratta di Giacomo Martino, figlio di Nicola Martino e di Caterina Mirasca nato il 1° gennaio 1806 e battezzato il giorno successivo nella concattedrale di San Siro, che sarebbe morto a New Orleans nel 1852. I documenti sono emersi nel registro dei battesimi della stessa chiesa, grazie alla sollecitazione della Famija Sanremasca, su iniziativa del sindaco di Sanremo Alessandro Mager, e con la fattiva collaborazione del Vescovo, monsignor Antonio Suetta e, soprattutto, del parroco della concattedrale, don Nicolas Tshituala Tungunuka. Il bambino è registrato col nome Jacques perché all’epoca Sanremo era stata annessa dalle conquista napoleoniche alla Francia. Un paio di giorni fa è stato Leone Pippione, presidente della Famija Sanremasca ed ex sindaco di Sanremo, insieme a don Nicolas, a scoprire il possibile parente di Papa Leone XIV. Al momento, ovviamente, non ci sono certezze ma Giacomo Martino si potrebbe essere imbarcato, una volta adulto o adolescente, su un mercantile che era diretto negli Stati Uniti e, tenuto conto che Sanremo era una città marinara collegata con Nizza, è possibile che sia sbarcato in Lousiana. Sposa Marguerite Cadeneth, la trisnonna del Papa, che era invece originaria di East Feliciana, sempre nello stato della Louisiana.
Nelle generazioni successive il cognome diventa Martinez (un errore di trascrizione o un cambio volontario?): Giacomo/Jacques Martino ha avuto un figlio, Jacques Martinez nel 1823. Nel 1864 nasce Joseph Martinez, il nonno di Papa Leone XIV, che sposa Louise Baquieux e si trasferisce a Chicago dove nasce nel 1911 Mildred Martinez, la mamma di papa Leone.

Dal lato paterno le ipotesi sul cognome Prevost indirizzano ad alcune zone della Francia e anche nel quadrante nord-ovest dell'Italia. Ciò fa supporre che nella famiglia del nuovo Papa possa scorrere anche sangue piemontese che rimanda in particolare al paese di Settimo Rottaro. Le ricerche avrebbero individuato un componente della famiglia Prevosto che potrebbe essere un antenato del nuovo papa, il cui cognome è stato poi modificato una volta emigrato in Francia e successivamente negli Stati Uniti.
John (Giovanni) Prevost nato a Settimo Rottaro nel 1876 e morto a Chicago nel 1960 ha sposato Suzanne Fontaine, è invece figlia di pasticceri di origini francesi, originaria della Normandia. La nonna del Papa nacque a Le Havre, il porto francese affacciato sull'Atlantico, nel 1894 ed è morta negli Usa, a Detroit, nel 1979. Il papà di Leone XIV è Louis Prevost: classe 1920 si è diplomato al Central Ymca College nel 1943 e si è arruolato nell'esercito americano durante la Seconda Guerra Mondiale. Nel corso del conflitto ha prestato servizio come tenente di vascello a bordo di una nave nel Mediterraneo. Ha lavorato come sovrintendente delle scuole della periferia sud di Chicago ed è morto nel 1997.

Il registro della cattedrale di San Siro a Sanremo contenente la prova del battesimo di Jacques Martino il 2 gennaio 1806

Il registro della cattedrale di San Siro a Sanremo contenente la prova del battesimo di Jacques Martino il 2 gennaio 1806 - Foto Diocesi Ventimiglia/Sanremo


“Alcuni ritengono, con un buon fondamento, effettuando ricerche sull’ascendenza di Papa Leone XIV, che questo Giacomo o Jacques Martino nato a Sanremo sia il trisnonno del Papa – spiega ad Avvenire il vescovo di Ventimiglia/Sanremo monsignor Suetta -. Il sito che ne riporta la genealogia mi pare un sito attendibile. Noi come Diocesi abbiamo verificato e rilasciato copia autenticata di questo atto che riporta che Jacques Martino è nato a Sanremo nel 1806. Per ciò che riguarda il collegamento nella linea ascendente del Papa, noi non abbiamo elementi: toccherà agli studiosi verificare ulteriormente”. E se fosse dimostrato senza ombra di dubbio che papa Leone XIV avesse origini sanremasche? “Se lo fosse, rimane una nota di colore – prosegue Suetta - Come vescovo fa piacere che dentro un contesto interessante e significativo con tanti risvolti legati attualità (come il fenomeno migratorio che ha significato per tanti italiani delle nostre zone e del Piemonte che emigravano in America) che la nostra terra possa entrare così significativamente nella vita di colui che è papa. E’ un legittimo motivo di orgoglio”.

Il vescovo Suetta ha avuto occasione di incontrare l’allora cardinale Prevost: "Ho incontrato l'allora prefetto del Dicastero dei Vescovi, Robert Prevost, a febbraio dell'anno scorso, in occasione della visita ad limina e mi sono presentato con la qualifica di vescovo di Ventimiglia-Sanremo. Lui, però, non mi ha parlato di Sanremo. Presumo, che se lui sapesse di avere un antenato di questa zona, probabilmente me lo avrebbe detto".
"Prevost mi ha fatto subito un'ottima impressione, la cosa che mi ha più colpito è la normalità – aggiunge poi Suetta -. L'ho conosciuto come persona molto semplice, di poche parole, ma “sul pezzo” come si usa dire. Abbiamo avuto una bella riunione e un bel colloquio, eravamo sette vescovi liguri. Nel colloquio pareva che lui ascoltasse con attenzione e le sue risposte fossero puntuali e concrete. Anche oggi ho ritrovato lo stesso stile, che avevo intuito, ovvero quello di una persona molto semplice, alla mano, umile. Si capiva che aveva alle spalle una vera esperienza pastorale. Ho pure apprezzato, nelle parole che ha detto, una particolare ricchezza di dottrina e un'efficace lettura cristiana della nostra epoca”.

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