sabato 14 settembre 2024
Classe 1964 succede in questo ruolo di guida allo statunitense Polan. Sarà il punto di riferimento per circa 6mila monaci sparsi nel pianeta per i prossimi quattro anni
Il nuovo abate primate dei benedettini il tedesco Jeremias Schröder

Il nuovo abate primate dei benedettini il tedesco Jeremias Schröder - Curia generale dei benedettini Sant'Anselmo Roma

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Oggi, il 14 settembre 2024, l’abate presidente Jeremias Schröder monaco benedettino tedesco di Sant' Ottilien, Eresing (Baviera) è stato eletto abate primate della Confederazione Benedettina durante il Congresso degli abati riunitisi a Roma nel complesso abbaziale di Sant'Anselmo. Il Congresso si tiene di solito ogni quattro anni. L' abate Jeremias Schröder è l'undicesimo abate primate ad essere eletto. Succede allo statunitense Gregory Polan (quarto americano a ricoprire questo incarico prestigioso), classe 1950, che dal 2016 era alla guida della Confederazione benedettina. Ritorna così con dom Schröder alla guida dei benedettini un monaco tedesco, oltretutto proveniente dalla stessa realità monastica di Sant'Ottilien, come era successo con padre Notker Wolf, il carismatico monaco amante della musica in particolare di quella rock, scomparso nell'aprile scorso, che aveva guidato la Confederazione dal 2000 al 2016. Un record ancora imbattuto. Come abate primate della Confederazione Benedettina della Chiesa cattolica, dom Jeremias Schröder sarà il capo unificatore dei circa 6mila monaci benedettini del mondo e diventerà abate del monastero di Sant'Anselmo a Roma, dove risiederà.

Jeremias Schröder, nato nel 1964 in Baviera, è entrato nell'arciabbazia di san Ottilien, a Eresing, in Germania, nel 1984. Ha compiuto studi di filosofia, teologia, storia e archivistica, a Sant'Anselmo e alla St. Benet's Hall di Oxford. Dopo essere tornato a St. Ottilien nel 1994, ha ricoperto vari ruoli, tra cui quello di assistente del maestro dei novizi e di segretario dell'abate. Eletto arciabate e presidente della Congregazione di Saint Ottilien nel 2000, ne è diventato il primo abate presidente nel 2012, dopo la separazione dei ruoli. Nel corso della sua carriera, l'abate Jeremias ha sovrinteso alla crescita, elezioni e interventi in tutte le comunità monastiche. Attualmente risiede a Saint Georgenberg, in Austria, ed è coinvolto attivamente nel monachesimo globale, avendo ricoperto numerosi ruoli di leadership e di consulenza, tra cui quello di vicario dell'abate primate.

La carica di abate primate fu istituita da papa Leone XIII nel 1893 per servire nella comunità benedettina come collegamento con la Sede apostolica e le autorità civili, per promuovere l'unità tra i vari monasteri e le congregazioni benedettine autonome, e per rappresentare l'Ordine negli incontri religiosi di tutto il mondo. In qualità di primate, l'Abate Jeremias Schröder sarà anche Gran Cancelliere del Pontificio Ateneo Benedettino di Sant'Anselmo, a Roma, un istituto per l'educazione liturgica, teologica e filosofica. Questo istituzione accademica, sul colle Aventino e a poca distanza dalla Basilica di Santa Sabina dove ogni avviene il rito di imposizione delle ceneri presieduto dal Papa ha come suo filo rosso principale lo studio della liturgia ancorata alla Tradizione benedettina. Il Pontificio ateneo Sant'Anselmo vanta tra i suoi professori illustri i benedettini Elmar Salmann, Ghislain Lafont e il pastore valdese, recentemente scomparso, Paolo Ricca.

La Confederazione Benedettina è un'associazione di monasteri autonomi che seguono la Regola di San Benedetto, risalente a 1500 anni fa. L'abate primate è eletto dagli abati della Confederazione Benedettina e di solito rimane in carica per otto anni. La sua elezione enfatizza il suo ruolo di “servitore-guida”, piuttosto che di autorità di governo. Tra i grandi benedettini chiamati nel corso del Novecento, in anni recenti, a guidare importanti diocesi per volere dei Papi ricordiamo gli italiani il beato cardinale Alfredo Ildefonso Schuster, arcivescovo di Milano (1929-1954), Mariano Magrassi arcivescovo di Bari (1977-1999)
e l'inglese, creato cardinale da Paolo VI, e arcivescovo di Westminster (Londra) (1976-1999) Basil Hume.

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