sabato 11 aprile 2015
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Sarà «Misericordiosi come il Padre» il motto del Giubileo straordinario della Misericordia indetto dal Papa. L’espressione è tratta dal Vangelo di Luca (6,36) e nella conclusione della prima parte della Bolla, letta nell’atrio della basilica di San Pietro da padre Leonardo Sapienza – reggente della Casa pontificia, in qualità di protonotario apostolico di numero –, il Papa spiega che si tratta di «un programma di vita tanto impegnativo quanto ricco di gioia e di pace», che richiede la capacità di «porsi in ascolto della parola di Dio» in modo da «contemplare la sua misericordia» assumendola come stile di vita. Il tema della misericordia, ricorda Francesco, gli è particolarmente caro tanto che l’ha scelto come suo motto episcopale: «Miserando atque eligendo», un’espressione – aggiunge Bergoglio – che «mi ha sempre impressionato». Citando l’enciclica di Giovanni Paolo II «Dives in misericordia» Francesco sottolinea «l’urgenza di annunciare e testimoniare la misericordia nel mondo contemporaneo» con «un nuovo entusiasmo e con una rinnovata azione pastorale» perché ciò «è determinante per la Chiesa e per la credibilità del suo annuncio».

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