giovedì 13 gennaio 2011
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Benedetto XVI ha firmato oggi i decreti per la beatificazione di altri servi di Dio oltre a Karol Wojtyla, tra cui Giuseppe Toniolo (1845-1918), laico e padre di famiglia, ordinario di Economia politica all'Università di Pisa ed esponente di primo piano del cattolicesimo sociale in Italia. Fu il fondatore della Settimana sociale dei cattolici italiani e promotore dell'Università Cattolica del Sacro Cuore, fondata materialmente da padre Agostino Gemelli, la cui gestione è stata affidata dalla Santa Sede e dalla Cei proprio all'Istituto Toniolo. La nascita dell'Università Cattolica in Italia vide protagoniste le figure più rappresentative del cattolicesimo di quegli anni: Giuseppe Toniolo, Giuseppe Tovini, Niccolò Rezzara, Angelo Zammarchi, Angelo Mauri, ma anche il futuro Pio XI Achille Ratti, e il sacerdote modernista poi scomunicato Romolo Murri. Le capacità progettuali e le doti creative di padre Gemelli, stimolate dall'ammirazione per l'organizzazione scientifica di istituti e laboratori stranieri, trovarono un ulteriore incentivo dalla crisi della coscienza europea, che aveva prodotto la prima guerra mondiale. Gemelli aveva individuato nel medioevalismo un modello di cultura e di società impregnato di valori cristiani, da riproporre all'attenzione dei contemporanei.Nell'agosto del '18 l'editrice Vita e Pensiero e la Società italiana per gli studi filosofici e psicologici, attraverso Gemelli e Armida Barelli, presentarono a Toniolo, già molto malato, un progetto per la costituzione di un istituto superiore. L'incontro, ricordato dai protagonisti come un momento intenso ed illuminante in cui Toniolo passò il testimone al futuro rettore della Cattolica, avvenne a Varallo Sesia, dove il maestro pisano era ospitato da un industriale tessile, il conte Ernesto Lombardo. Toniolo, che da tempo seguiva il percorso scientifico di Gemelli, lo aveva appunto sollecitato a realizzare un'istituzione cattolica che servisse a promuovere il progresso degli studi. Come Gemelli Toniolo era convinto che la libertà d'insegnamento dovesse servire non solo a garantire il diritto delle famiglie cristiane ad impartire ai figli un'educazione non contraddittoria con la fede, ma anche a un confronto fecondo tra mondo cattolico e cultura moderna.Oltre a Toniolo saliranno agli onori degli altari cinque suore cattoliche bosniache, dell'Istituto delle Figlie della Divina Carità, uccise in odio alla fede dai nazisti tra il 15 e il 23 dicembre 1941; Madre Antonia Maria Verna (1773-1838), fondatrice dell'Istituto della Carità dell'Immacolata Concezione d'Ivrea; il siciliano Antonio Franco (1585-1626), prelato di  Santa Lucia del Mela in provincia di Messina; il tedesco Francesco Maria della Croce Jordan (1848-1918), fondatore deiSalvatoriani; il sacerdote americano Nelson Baker (1842-1936); l'adolescente spagnolo Faustino Perez-Manglaro (1946-1963), postulante della Compagnia di Maria; la brasiliana Francesca di Paola di Gesù, conosciuta come "Nha Chica" (1810-1895), che spese la sua vita nella preghiera e nell'esercizio della carità verso i poveri.
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