sabato 25 novembre 2017
Al via i nuovi spot. Dopo anni di calo, le offerte nel 2017 per aiutare i 35mila sacerdoti sono in crescita del 17,4% (gli importi crescono del 7,5%).
Giornata per il sostentamento clero: ecco come dire «grazie» ai nostri sacerdoti
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A partire da domenica 26 novembre, giorno in cui si celebra la Giornata per il sostentamento dei sacerdoti, torna lo spot tv Offerte della Cei. Al centro una parrocchia italiana, di quella ad alta densità di popolazione, con il suo sacerdote: il filmato promozionale è stato infatti girato a basso budget nella chiesa di San’Ugo. Ventiduemila anime, nel quartiere Nuovo Salario, a Roma, è affidata a don Diego Conforzi, 42 anni, ordinato da dieci, che condivide il lavoro pastorale anche con tre vicari, un diacono, decine di catechisti e volontari. Il viaggio della videocamera nella sua giornata dedita all’annuncio del Vangelo e agli altri, disegna in realtà un profilo missionario in cui tanti riconosceranno facilmente il proprio sacerdote. Il payoff “Doniamo a chi si dona” fa da sintesi alla campagna della Chiesa italiana. Su soggetto di Alessandro Sortino, lo spot è diretto da Giuseppe Carrieri, con Giancarlo Migliore direttore della fotografia e Giorgia Benazzo fotografa di scena. Lo vedremo per tre settimane sulle reti nazionali e tutto l’anno su TV2000, nella due versioni da 30 e da 15 secondi.

Come donare

L’informazione Cei sul sovvenire è anche sui nuovi media: dal sito insiemeaisacerdoti.it dove donare un contributo con carta di credito CartaSì o Paypal, al portale sovvenire.it con informazioni e rendiconti, fino alla pagina Facebook ‘Insieme ai sacerdoti’ che con post e video sensibilizza all’opera dei presbiteri in ogni parte d’Italia. Con un’Offerta sarà possibile ricevere il trimestrale Cei ‘Sovvenire’, che dà conto di opere 8xmille e dell’azione dei 35 mila presbiteri nelle periferie urbane e nei piccoli paesi, oltre che di 500 missionari italiani inviati nel Terzo mondo. Preti che si fanno pane spezzato, in difesa del popolo di Dio: accanto agli anziani e alle famiglie in difficoltà, con la pastorale giovanile negli oratori, o l’avvio di cooperative per rispondere all’emergenza lavoro.

Il contributo alla loro missione può essere inviato attraverso 4 canali: il conto corrente postale n. 57803009 intestato a ‘Istituto centrale sostentamento clero – Erogazioni liberali’, via Aurelia 796, 00165 Roma; la carta di credito, da utilizzare on line o tramite numero verde 800 825 000. Il bonifico bancario, con 7 conti dedicati presso altrettanti istituti, da Banca Etica al Banco di Sardegna (la lista degli Iban disponibili è sul sito insiemeaisacerdoti.it); infine con un’Offerta diretta all’Istituto sostentamento clero (Idsc) della propria diocesi, individuato sull’elenco telefonico o sul sito insiemeaisacerdoti.it. Un piano multiforme, perché la comunità cristiana accompagni le vocazioni destinate al suo servizio.

La 29esima Giornata per il sostentamento dei sacerdoti


L’Offerta ha la forza di un ‘grazie’ esteso a tutti i 35 mila preti diocesani italiani, non solo al proprio parroco, se viene donata tramite un bollettino postale o un bonifico bancario, e non solo con l’abituale obolo domenicale. Al cuore della 29ª Giornata nazionale per il sostentamento dei sacerdoti, domenica 26 novembre, c’è l’appello a partecipare di persona alla missione dei presbiteri nell’Italia di oggi, compresi quelli delle parrocchie più piccole e lontane.

E a vivere la comunione ecclesiale del ‘donare anche poco in tanti’. La ‘domenica con i sacerdoti’ interpella i fedeli ogni anno in coincidenza con la solennità di Cristo Re. Basterà un cenno nelle omelie o a fine celebrazione, con l’invito a informarsi attraverso i pieghevoli in fondo alla chiesa, che contengono il bollettino postale, per rinnovare il nostro sguardo sui presbiteri? Basterà ad interrogarci su quanto ha contato la loro voce nella nostra vita, perché non perdessimo mai di vista la promessa che non delude, e su come a nostra volta abbiamo sostenuto, come singoli e come comunità, la loro vocazione sacerdotale? “C’è Chiesa laddove il dono si risolve in condivisione e reciprocità – indica monsignor Donato Negro, Presidente del Comitato Cei per la promozione del sostegno economico alla Chiesa e arcivescovo di Otranto -. L’Offerta è il nostro grazie a chi ci ha trasmesso la fede, a chi ci parla del Dio fatto uomo, a chi con il servizio dei sacramenti e della Parola ridà ogni giorno freschezza alla nostra esperienza credente e al nostro cammino cristiano. Il dono è e fa la Chiesa perché essa ‘sovviene’, ‘sopraggiunge’ cioè in soccorso dell’altro, in un dinamismo inesauribile, che genera e produce fraternità”.

Dopo anni di calo, nel 2017 le offerte sono in crescita


Dunque la comunione tra sacerdoti e popolo di Dio passa anche attraverso il segno concreto dell’Offerta, ad indicare che anche la comunità fa il buon parroco. Già in queste settimane conclusive il 2017 si profila come promettente per le Offerte: dopo anni consecutivi in calo, la raccolta è tornata in terreno positivo (+7,5% gli importi, +17,4% le donazioni). Anche grazie all’avvio di un piano di formazione nelle parrocchie, tanti che non conoscevano questo speciale contributo (nato con l’8xmille dagli Accordi di revisione del concordato, ma meno noto) hanno fatto un passo avanti per donare.


In oltre una diocesi su 4 si sono tenuti eventi parrocchiali per parlare di remunerazione decorosa dei sacerdoti (da 870 euro netti al mese per un prete appena ordinato a 1.354 euro per un vescovo ai limiti della pensione), dei 35 mila preti diocesani e 500 missionari nel Terzo mondo raggiunti dalla colletta, di rendiconti verificabili.

Abbiamo spesso trovato informazioni confuse, pochi sapevano che ai sacerdoti non provvede, come si dice genericamente, ‘il Vaticano’, ma che sono affidati ai fedeli. Informazioni chiare hanno riportato invece il dialogo dal percepito alla realtà. Dove cresce la trasparenza, crescono le Offerte e la partecipazione” spiega Matteo Calabresi, responsabile del Servizio Promozione Cei per il sostegno economico alla Chiesa. Tuttora al clero provvede più l’8xmille rispetto alle Offerte, ma l’incremento delle donazioni aiuterebbe gradualmente la Chiesa a liberare sempre più risorse caritative, in tempi di crescente impoverimento. Tanto

più che dietro innumerevoli progetti a favore di famiglie, nuove generazioni o anziani in difficoltà, ci sono proprio parroci giovani o dai capelli bianchi che nei paesi e nei quartieri, con progetti di misericordia e coesione sociale, si rivelano custodi della speranza per tutti.

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