martedì 8 gennaio 2013
"​Non siete né abbandonati, né inutili". Lo scrive il Papa nel messaggio per la Giornata mondiale del malato, che cade l'11 febbraio. Nel testo, pubblicato oggi, vengono espresse la "riconoscenza" e l'"incoraggiamento" del Papa "alle istituzioni sanitarie cattoliche" e a tutte le persone "impegnate nella pastorale sanitaria".
IL TESTO DEL MESSAGGIO
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"Non siete né abbandonati, né inutili". Lo scrive il Papa nel messaggio per la Giornata mondiale del malato, citando il "Messaggio ai poveri, ai malati, ai sofferenti" del Concilio ecumenico Vaticano II.Nel messaggio per la 31.ma Giornata mondiale del malato, che cade l'11 febbraio, e il cui testo è stato pubblicato oggi, vengono inoltre espresse la "riconoscenza" e l'"incoraggiamento" del Papa "alle istituzioni sanitarie cattoliche" e a tutte le persone "impegnate nella pastorale sanitaria" nella "società civile", nelle "diocesi", nelle "comunità cristiane" e nelle "famiglie religiose". Nel documento, intitolato "Và e anche tu fa' lo stesso" (tratto dal brano del Vangelo di Luca in cui si racconta del buon samaritano, ndr), Benedetto XVI ricorda tante figure che sull'esempio del "Buon samaritano, Gesù stesso", hanno teso la propria mano all'umanità sofferente. Tra questi madre Teresa di Calcutta per l'assistenza ai poveri abbandonati in strada e Raoul Follereau per la cura dei lebbrosi. La Giornata mondiale si celebrerà quest'anno in forma solenne presso il santuario mariano di Altoetting, luogo particolarmente caro a Benedetto XVI, già da quando, bambino, vi si recava in pellegrinaggio con la famiglia. Alla Vergine di Altoetting, concludendo il messaggio, il Papa affida "l'umanità sofferente, in cerca di sollievo e di ferma speranza" e affida l'impegno di "tutti coloro che sono coinvolti nell'apostolato della misericordia a diventare buoni samaritani per i loro fratelli e sorelle privati dalla malattia e dalla sofferenza".
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