giovedì 21 aprile 2011
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Quando all’inizio di marzo l’iniziativa era stata annunciata, dovevano essere tre. Poi sono diventate cinque e, alla fine, sono state fissate a sette, ossia più del doppio di quanto pensato in origine. Sette «Domande su Gesù» poste direttamente al Papa, e alle quali Benedetto XVI risponderà domani – ma Avvenire oggi è in grado di anticipare la prima risposta – a partire dalle 14.15, su RaiUno, all’interno dello storico format del Venerdì Santo, a cura delle rubriche religiose del servizio pubblico.Se davvero storico è il contenitore, nato agli inizi degli anni Ottanta da un’idea di Luciano Scaffa, e ripreso nel 2009 dopo alcuni anni di oblio, una vera e propria "prima assoluta" è che sia il Pontefice in persona a rispondere, nella prima parte del programma, alle domande liberamente poste dal pubblico. «Quando ci è venuta l’idea – confida Rosario Carello, conduttore della rubrica A Sua immagine, della quale "Domande su Gesù" andrà in onda come speciale – abbiamo semplicemente chiesto al Papa, attraverso i normali canali, se la cosa fosse realizzabile. Non c’è stata nessuna "trattativa", lo abbiamo chiesto come dei figli possono chiedere qualcosa al padre, molto semplicemente appunto, sapendo d’altra parte d’incontrare anche un desiderio del Papa, che tante volte ha dimostrato di amare questo tipo di approccio diretto, per esempio nei suoi colloqui con i sacerdoti, o con i bambini. La risposta è arrivata praticamente subito».Alla disponibilità di Benedetto XVI ha fatto riscontro l’entusiasmo con cui il pubblico ha risposto all’invito di A sua immagine a inviare le proprie domande. Che, in effetti, sono arrivate a valanga, da tutto il mondo: tanto, appunto, da «costringere» a più che raddoppiare quanto all’inizio s’era previsto. Domande assolutamente spontanee, che sono state selezionate, ovviamente, ma non "costruite" dalla redazione. E dunque domande vere, alle quali Benedetto XVI, registrato dalle telecamere del Centro Televisivo vaticano, risponderà dal Palazzo apostolico. Inizialmente era stato previsto che le tre domande del pubblico e le tre risposte del Papa avrebbero chiuso gli ottanta minuti del programma, dopo il botta-e-risposta in diretta di apertura tra il pubblico e gli ospiti invitati per l’occasione. Adesso che le domande sono diventate sette, è prevedibile che lo spazio riservato a Benedetto XVI finirà con occupare gran parte, se non quasi tutta, la trasmissione.Con questa «prima» di domani, così voluta da Benedetto XVI, si scrive un altro capitolo dell’ormai lungo rapporto tra i Papi e mezzi della moderna comunicazione, inaugurato dal film di Vittoria Calcina – che riprese Leone XIII nel 1896, solo due anni dopo il brevetto del cinématographe – e ininterrottamente proseguito fino a oggi.
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