martedì 4 giugno 2013
Sposo e padre di sette figli, giornalista e poi amministratore dell'Avvenire d'Italia, presidente dell'Azione Cattolica di Carpi, assicuratore, morì in un campo di concentramento nel 1944, salvò 105 ebrei dalla deportazione. La conferenza stampa a Roma con monsignor Francesco Cavina, Franco Miano, Marco Tarquinio e il nipote di Focherini, Francesco Manicardi.
Sugli altari un uomo "di parola" (Caterina Dall'Olio)
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“Focherini è l’esempio di come vivere la libertà in apertura alla persona di Cristo: è stato uomo 'unificato’, in cui non esisteva separazione tra vita spirituale e vita reale, perché entrambe sono state vissute come vie di santificazione, cammino verso la perfezione”. Così mons. Francesco Cavina, vescovo di Carpi, è intervenuto questa mattina alla presentazione della beatificazione di Odoardo Focherini che sarà celebrata a Carpi (Modena) il 15 giugno.Sposo, padre di sette figli, assicuratore, presidente dell’Azione Cattolica di Carpi, giornalista, Focherini salvò 105 ebrei dalla deportazione. Morì nel campo di concentramento di Hersbruck nel 1944. Martire “in odium fidei”, Focherini, ha detto mons. Cavina, “ha realizzato la vocazione di ogni uomo, quella di essere immagine di Cristo; da Lui si è fatto trasformare fino a dare la vita”. Franco Miano, presidente dell’Azione Cattolica italiana, ha evidenziato “la straordinarietà” della “vita normale di Focherini”, una “normalità che offre sempre a ciascuno la possibilità della santità”. Giornalista de “L’Avvenire d’Italia”, la vita di Focherini offre “una lezione per i giornalisti di oggi”, quella di “avere il coraggio di dire quello che c’è da dire con tutta la carità possibile; lezione civile oltre che cristiana”. Lo ha suggerito Marco Tarquinio, direttore di Avvenire, intervenendo alla conferenza stampa. Francesco Manicardi, giornalista e nipote di Focherini, citando Papa Francesco, ha ribadito come Odoardo sia “l’immagine più efficace di un cristiano non da salotto, ma da strada, da lavoro, da famiglia, uno che ha fatto della quotidianità uno straordinario dono”. Persona “ammirabile ma soprattutto imitabile”, ha aggiunto Manicardi, che nelle scuole di tutta Italia prosegue nell’opera di conoscenza e divulgazione del beato Focherini.
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