sabato 16 aprile 2011
«Bene troppe volte ridotto a merce, a valore economico, a oggetto di scambio». Sono le parole con le quali monsignor Crociata, segretario della Cei, ha aperto il convegno "Sorella Acqua" ad Assisi. Crociata ha ricordato la situazione dell'Italia, tra i più grandi produttori e consumatori al mondo di acqua in bottiglia, a beneficio di un'industria che «diventa speculativa, quando si assicura enormi fatturati grazie a concessioni rilevate a prezzi irrisori».
- IL TESTO DEL DISCORSO
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Acqua: risorsa preziosa, "bene troppe volte ridotto a merce, a valore economico, a oggetto di scambio". Sono le parole con le quali monsignor Crociata, segretario della Cei, ha aperto il convegno "Sorella Acqua", organizzato dai dieci distretti di Italia, Albania, Malta e San Marino del Rotary Internationale sabato ad Assisi. Monsignor Crociata ha parlato poi di un diritto umano fondamentale, non garantito a un miliardo e mezzo di persone nel mondo. In uno scnario in cui l'acqua è una risorsa male distribuita e male sfruttata, "conservano tutto il loro peso i processi di privatizzazione, che vedono poche multinazionali trasformare l'acqua in affare, a detrimento dell'accesso alle fonti e a e quindi dell'pprovigionamento, con conseguente perdita di autonomia degli enti governativi".Monsignor Crociata ha poi ricordato la situazione dell'Italia, tra i più grandi protettori e consumatori al mondo di acqua in bottiglia, a beneficio di un'industria che diventa speculativa, quando si assicura enormi fattuati grazie a concessioni rilevate a prezzi irrisori".Il discorso del segretario Cei è di stringente attuailtà, visto i due referendum sull'argomento in programma a metà giugno.
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