giovedì 21 ottobre 2010

 

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Al Sinodo per il Medio Oriente è giunta in una giornata chiave la notizia che tra i nuovi cardinali scelti dal Papa per il Concistoro del 20 novembre c’è anche il patriarca di Alessandria Antonios Naguib, che di questa Assemblea speciale è il relatore generale. Ieri non erano in programma né congregazioni generali né riunioni dei circoli minori: la giornata è stata interamente dedicata alla stesura delle Proposizioni che verranno consegnate al Papa al termine dei lavori. Un lavoro che proprio il patriarca Naguib ha il compito di coordinare e che da questa mattina approderà in aula per la presentazione, in modo da lasciare poi il tempo necessario per eventuali emendamenti prima della votazione finale di sabato.La scelta di Benedetto XVI è evidentemente un ulteriore conferma della stima riposta in questo presule egiziano di 75 anni a cui è stato affidato il compito più delicato di questo Sinodo. Il patriarca dei copti guida la più piccola tra le Chiese orientali cattoliche: appena 200mila fedeli, che in Egitto sono minoranza dentro la minoranza cristiana (circa 8 milioni, intorno al 10 per cento della popolazione) rappresentata dai copti ortodossi, guidati da Shenouda III. Il patriarca Antonios Naguib è nato nel 1935 a Samalout nell’Eparchia di Minya, città sulle sponde del Nilo a circa 250 chilometri a Sud del Cairo. In questo luogo - custode dell’antichissima tradizione dei monaci del deserto - Naguib è diventato sacerdote nel 1960. Ha proseguito i suoi studi a Roma conseguendo la licenza sia in teologia sia in sacra Scrittura. Rientrato in Egitto è stato docente di scienze bibliche presso il Seminario patriarcale di Maadi, fino a quando nel 1977 è stato eletto vescovo di Minya. Nel settembre 2002 aveva presentato la rinuncia all’ufficio di vescovo per ragioni di salute. Ma quattro anni dopo - quando il Sinodo della Chiesa copta si è trovato a dover scegliere il successore del patriarca Stephanos II Ghattas (anche lui cardinale, scomparso nel 2009) - la scelta dei presuli è caduta comunque su Naguib. L’intronizzazione è avvenuta il 1° maggio 2006.La nomina del patriarca Naguib a cardinale incrocia il dibattito sul ruolo delle Chiese d’Oriente in corso al Sinodo. Durante i lavori - come lo stesso relatore generale ha riferito nella relatio post disceptationes tenuta lunedì - alcuni Padri sinodali avevano chiesto che, per rendere visibile il ruolo di queste antichissime comunità cristiane, i patriarchi fossero ammessi a partecipare all’elezione del Papa in aggiunta al Collegio cardinalizio. Inserendo Naguib tra i nuovi porporati Benedetto XVI sembrerebbe invece orientato a confermare l’attuale prassi. Va anche aggiunto che in caso di un nuovo conclave Naguib sarebbe l’unico rappresentante del Medio Oriente nel collegio chiamato ad eleggere il Papa. Gli altri cardinali della regione - il prefetto emerito della Congregazione per le Chiese Orientali, il siriano Ignace Moussa I Daoud, il patriarca dei maroniti, il libanese Nasrallah Pierre Sfeir, e il patriarca dei caldei, l’iracheno Emmanuel III Delly - sono infatti  tutti e tre ultraottantenni.
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